CORTONA (Arezzo) – C’è “il Belpaese visto dai corrispondenti della stampa estera” nel libro “Il Bello dell’Italia” (Albeggi Edizioni) del giornalista Maarten van Aalderen, corrispondente del “De Telegraaf”, principale quotidiano dei Paesi Bassi, e per quattro mandati presidente dell’Associazione Stampa Estera in Italia.
La presentazione del volume avverrà sabato 30 aprile, alle ore 17, al Teatro Signorelli di Cortona, su iniziativa della Fondazione “Nicodemo Settembrini”, dall’Accademia degli Arditi” e del Comune di Cortona. Coordina i lavori il giornalista Roberto Messina.
“L’Italia deve essere consapevole di ciò che ha di positivo – sottolinea van Aalderen – e serve una scossa di ottimismo per risollevarsi e rialzare la testa”. Per questo, ha chiesto ai suoi amici e colleghi corrispondenti, tredici donne e dodici uomini, distribuiti nei cinque continenti (dunque diverse mentalità e diversi modi di “vedere” l’Italia) quello che l’Italia ha secondo loro di unico, grande, magnifico. C’è di che rflettere. Di che ragionare. E di che andare fieri. Nonostante crisi vera e autolesionismo.
Gli italiani hanno bisogno di ottimismo
ROMA – L’Italia deve smettere di lagnarsi, deve rimboccarsi le maniche ed essere più ottimista per il futuro”. Ne è convinto Maarten van Aalderen, giornalista olandese residente in Italia dal 1990 e per quattro volte presidente della stampa estera a Roma, innamorato del “bel paese” tanto da decidere di elogiare i pregi italiani in un libro, ma moltiplicando le voci. In “Il bello dell’Italia”, appena pubblicato da Albeggi Edizioni, Maarten van Aalderen ha, infatti, invitato 25 corrispondenti della stampa estera, provenienti dai cinque continenti, a raccontare le unicità “positive” del paese che li ospita.
“Ho cercato – ha spiegato van Aalderen – di fare emergere le buone notizie in un momento in cui l’autolesionismo dilaga. Il giornalismo spesso si concentra solo sulle critiche e sulle cattive notizie, mentre l’Italia di oggi ha bisogno di speranza e di vitalità. Lagnarsi è facile, ma in questo momento di crisi economica è necessario capire cosa fare per migliorare, risorgere, rialzarsi”.
Per la copertina del libro van Aalderen, però, ha scelto l’immagine dell’Icaro caduto di Igor Mitoraj. “Ho voluto questa icona per evitare di sembrare ingenuo. So che l’Italia ha tanti problemi, in primis la mafia e la corruzione, ma ha anche tante eccellenze spesso sottovalutate” ha aggiunto il giornalista, corrispondente del quotidiano olandese “De Telegraaf” per l’Italia e la Turchia, che degli italiani ama “la battuta sempre pronta e la flessibilità. Cercando di andare oltre gli stereotipi, dunque, ogni corrispondente si è espresso sull’Italia”.
Il tedesco Udo Gumpel si è detto colpito dalla capacità degli italiani di tirarsi fuori, con creatività e fantasia, dalle situazioni più disastrose, mentre l’algerina Nacéra Benali dal senso di solidarietà e dalla forte presenza di volontariato su tutto il territorio. L’israeliana Sivan Kotler ha sottolineato “segni di miglioramento nell’Istruzione, nonostante le tante critiche”.
L’iraniano Hamid Masoumi Nejad ha raccontato che, malgrado l’importanza politica ed economica di altre lingue, il numero di persone che studia ’’italiano cresce continuamente anche in Paesi che non hanno conosciuto l’immigrazione italiana. “Ogni anno – ci fa sapere – più di mille studenti iraniani vengono in Italia per studiare la vostra lingua”. E poi troviamo la colombiana Carmen Cordoba che difende il cinema contemporaneo italiano e la polacca Agnieszka Zakrzewicz innamorata della nostra arte contemporanea, mentre il cinese Ma Sai ci dice che in Cina si stimano centocinquanta milioni di tifosi del Milan.
Il finlandese Petri Burtsov invece ha lodato “Eataly”, mentre lo svedese Peter Loewe l’isola di Stromboli. L’egiziano Mahdi El Nemr ha sottolineato il ruolo strategico e geopolitico che l’Italia ha, come Paese vicino al Medio Oriente arabo, nel cuore del Mediterraneo, mentre il greco Teodoro Andreadis Synghellakis ha evidenziato le analogie tra il leader di Syriza, Alexis Tsipras, e lo storico leader comunista Enrico Berlinguer. Il francese Richard Heuzé, invece, ha lodato il premier italiano: “Renzi – ha detto – va veloce. Rende il presidente francese François Hollande insignificante, perché è più moderno, dinamico, volitivo e ambizioso”. (Ansa)
Francesca Bellino