Preoccupazione anche per Mohammed Raad Ramadan rapito dai jihadisti a Samarra

L’Isis vuole ammazzare il giornalista Raad al Azzawi

IsisGINEVRA (Svizzera) – I miliziani jihadisti dello Stato islamico stanno trasformando in “un mattatoio” le aree di Iraq e Siria sotto il loro controllo: è la denuncia del nuovo Alto commissario per i diritti umani dell’Onu, il principe giordano, Zeid Al-Hussein.
Le azioni dell’Isis, ha affermato Al-Hussein intervenendo davanti al Consiglio per i diritti umani dell’Onu, a Ginevra, “rivelano cosa sarebbe un Paese governato dallo Stato islamico: un rigido e malvagio mattatoio”.
L’ex ambasciatore di Amman all’Onu, appena subentrato alla sudafricana Navi Pillay, ha avvertito che in Iraq e Siria “servono urgentemente sforzi mirati per proteggere i gruppi etnici e religiosi, i bambini e le donne che sono state bersaglio di dure restrizioni” da parte dell’Is.
Al-Hussein ha anche suggerito al governo iracheno di aderire al Tribunale penale internazionale per garantire che i responsabili di crimini di guerra e contro l’umanità siano chiamati a risponderne.
Intanto i miliziani dello Stato islamico “hanno ordinato l’uccisione del giornalista iracheno Raad al Azzawi, sequestrato nella provincia di Salah al Din”. Lo riferisce Ziad al Ajili, direttore dell’organizzazione non governativa (Ong) irachena Journalistic freedom observatory (Jfo), fondata nel 2004 per la difesa della libertà di stampa nel Paese.
Nel corso di un’intervista, Ajili ha espresso inoltre preoccupazione per le sorti di un secondo reporter, Mohammed Raad Ramadan, rapito dai jihadisti insieme ad altre 24 persone nella città di Samarra, a est di Tikrit.
Il direttore di Jfo ha, infine, rivolto un appello alle autorità e alle forze di sicurezza della provincia di Salah al Din perché prendano tutte le misure necessarie per monitorare eventuali cortei di protesta contro l’uccisione di Azzawi.
 (Agi)

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