WASHINGTON (Usa) – Alla fine il serafico Mike Pompeo perse le staffe. Almeno stando al racconto della giornalista di Npr, la radio pubblica americana, Mary Louise Kelly, che accusa il segretario di Stato americano di averla aggredita verbalmente dopo un’intervista, con tanto di urla,
offese e parolacce.
A scatenare l’ira di Pompeo – stando al racconto della donna – l’insistenza con cui durante l’intervista è stato chiesto al capo della diplomazia Usa se non si senta responsabile di non aver difeso abbastanza alcuni dei suoi diplomatici, come l’ex ambasciatrice in Ucraina Marie Yovanovitch silurata dal presidente Donald Trump.
“Non le sembra che dovrebbe chiedere scusa all’ambasciatrice?”, ha incalzato la giornalista, mettendo in chiaro imbarazzo Pompeo che, cercando di terminare l’intervista, visibilmente irritato si è limitato ad affermare “Io ho sempre difeso ogni funzionario del Dipartimento di Stato, e abbiamo costruito una grande squadra”.
Al termine però, dietro le quinte al Dipartimento di Stato, secondo la giornalista la furia di Pompeo si sarebbe abbattuta su di lei, anche con pesanti imprecazioni: “Ho accettato l’intervista solo per parlare di Iran! A chi vuole che importi dell’Ucraina?”, avrebbe detto Pompeo, sfidando ironicamente la donna a trovare lo stato europeo sulla mappa geografica.
Il segretario di stato in una nota ha poi smentito la ricostruzione della reporter, definendola “bugiarda e senza vergogna” e accusandola di aver violato l’accordo di una conversazione off the record: “Questa violazione delle regole di base del giornalismo e della decenza sono un altro esempio di come i media si accaniscano contro il presidente Trump e la sua amministrazione”. (ansa)