ROMA – La lotta in difesa della libertà di stampa e della legalità rimarrà una eterna incompiuta se non si inchiodano alle loro responsabilità gli editori che mortificano professionalità, calpestano esperienze, mercificano la notizia, ma, soprattutto, mandano allo sbaraglio giovani alle prime armi, dilettanti impreparati ai rischi, senza alcuna tutela contrattuale, sociale, assicurativa, sfruttandoli e ricattandoli con paghe di fame.
Non si può continuare a subire impotenti tanta prepotente violenza, ne va del futuro del mestiere di cronista. (giornalistitalia.it)
Romano Bartoloni