BRUXELLES (Belgio) – La Federazione europea dei giornalisti (Efj) e la Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) stanno partecipando, in questi giorni, ad una missione d’emergenza in Turchia, a sostegno dei giornalisti, degli operatori dei media e dell’Unione giornalisti della Turchia (Tgs).
I giornalisti turchi stanno fronteggiando più che mai, in questo periodo, forme di repressione in vista delle prossime elezioni del 1 novembre. “Mai come adesso, dopo il terribile bombardamento del 10 ottobre ad Ankara che uccise più di 100 persone, e alla vigilia delle nuove elezioni, la comunità internazionale sente il bisogno di mostrare forza e supporto effettivo ai giornalisti e ai sindacalisti che combattono per difendere la libertà di espressione contro la censura brutale, le violenze, gli insulti, la repressione, le minacce di licenziamento”, ha detto Patrick Kamenka, rappresentante Efj-Ifj per la missione d’emergenza.
Proprio le preoccupazioni per lo stato di deterioramento della libertà di stampa in Turchia e il suo impatto sulle imminenti elezioni parlamentari del 1 novembre hanno spinto una coalizione di gruppi internazionali per la libera espressione ad impegnarsi in una missione di emergenza per la libertà di stampa a supporto del Paese.
Fino al 21 ottobre, i partecipanti alla missione si incontreranno ad Instanbul e ad Ankara con giornalisti, rappresentanze politiche e diplomatici stranieri per dimostrare solidarietà ai propri colleghi del mondo dell’informazione e per focalizzare l’attenzione in Turchia e nelle aree limitrofe sull’impatto che la pressione in aumento sui giornalisti e i media indipendenti sta avendo sull’elezione.
Questa missione internazionale vede riuniti rappresentanti di otto gruppi internazionali per la libertà di stampa e la libertà d’espressione, inclusi la Federazione europea dei giornalisti (Efj), la Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), l’Istituto della stampa internazionale (Ipi), il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), Reporter senza frontiere (Rsf), Articolo 19, Indice di censura e la Rete etica del giornalismo (Ejn).
La missione si concluderà con una conferenza stampa il 21 ottobre, alle 13, negli uffici dell’Associazione giornalisti della Turchia (Tgc) e dell’Unione giornalisti della Turchia (Tgs) ad Istanbul.
Fin dallo scorso agosto, quando il presidente Recep Tayyip Erdogan annunciò di voler ripetere le elezioni di giugno visto che i legislatori non erano riusciti a formare un governo, la Turchia ha assistito ad una serie di incidenti sempre più problematici che hanno avuto come obiettivo i giornalisti e i media. Tra gli altri, attacchi fisici ai giornalisti e agli organi di stampa, raid nelle sedi degli organi di stampa e sequestri delle pubblicazioni, lettere minatorie dirette ai giornalisti. E, ancora, l’uso crescente dell’insulto criminale e leggi anti-terrorismo per scoraggiare il giornalismo indipendente.
La missione di questa settimana si focalizzerà su questi tentativi di censura, così come sull’attuale imprigionamento di numerosi giornalisti in Turchia e suòle deportazioni di giornalisti stranieri, in particolare di quanti hanno cercato di raccontare gli scontri brutali del gruppo criminale Kurdistan’s Workers Party (Pkk) e la partecipazione della Turchia nella lotta internazionale contro il gruppo armato dello “Stato Islamico”. La missione verrà trasmessa via satellite.
A metà settembre, i gruppi Efj, Ifj e Tgs hanno tenuto una conferenza internazionale ad Instanbul, concentrandosi sulla libertà di stampa e sui diritti dei lavoratori in Turchia. Occasione nella quale le Federazioni hanno condannato gli attacchi prolungati del governo turco sulle libertà e chiesto ai lavoratori di far valere la libertà di associazione. I partecipanti all’incontro di Istanbul hanno anche riaffermato il proprio supporto a tutela del diritto pubblico all’informazione.
Il 25 settembre, in una lettera indirizzata al presidente Recep Tayyip Erdogan, Efj ed Ifj, assieme alle altre confederazioni internazionali, hanno denunciato le attuali minacce alla libertà di stampa e alla libertà d’espressione in Turchia e hanno preteso la fine della censura, in aumento nell’ultimo periodo per le imminenti elezioni.
Lo scorso 2 ottobre, il congresso della Confederazione europea delle unioni sindacali, tenutosi a Parigi, ha adottato una mozione esprimendo piena solidarietà ai giornalisti, a tutti gli operatori dei media e ai freelance in Turchia e ai sindacalisti.
L’imminente elezione servirà a scegliere chi governerà la Turchia per il prossimo decennio e il suo esito avrà implicazioni di vasta portata per la Turchia, per i Paesi vicini e per il mondo in generale. Non a caso, le massime organizzazioni impegnate a tutela della libertà di stampa e di espressione stanno intraprendendo questa missione d’emergenza in Turchia non solo per dimostrare solidarietà ai colleghi sotto pressione, ma per garantire ai cittadini turchi la possibilità di essere adeguatamente informati dai media e decidere liberamente sul loro futuro.
Le Federazioni dei giornalisti a fianco dei colleghi turchi più che mai sotto attacco