ISLAMABAD (Pakistan) – La Corte suprema del Pakistan ha disposto, oggi, il trasferimento dal carcere in una casa sotto sorveglianza delle forze di sicurezza di Ahmad Omar Saeed Sheikh, il principale accusato per il sequestro e l’uccisione, nel 2002, del giornalista americano Daniel Pearl, e di tre altri uomini sospettati di essere suoi complici. Nella residenza sorvegliata i quattro potranno incontrare i loro familiari, ma non saranno autorizzati ad usare telefoni cellulari e non avranno accesso a Internet.
La decisione è stata presa dopo che, recentemente, l’Alta corte dello Stato meridionale di Sindh ha confermato la sentenza di assoluzione nei confronti dei quattro, ribaltando così una sentenza di colpevolezza emessa nel 2002 da un tribunale antiterrorismo che aveva condannato Omar Sheikh a morte e gli altri tre imputati all’ergastolo.
La Corte suprema pachistana, nel settembre scorso, aveva giudicato ammissibile il ricorso contro la sentenza di assoluzione presentata dalla famiglia di Pearl, ma l’Alta corte del Sindh l’ha respinta nei giorni scorsi. Tuttavia non è ancora chiaro se e quando i quattro potranno tornare in libertà. (ansa)
Pakistan: la Corte suprema annulla condanna a morte e 3 ergastoli emessi in primo grado