CARACAS (Venezuela) – Il presidente del partito venezuelano “Esperanza por el Cambio”, Javier Bertucci, membro del Tavolo di dialogo costituito mesi fa fra il governo ed una parte minore dell’opposizione, ha annunciato la liberazione di 14 “detenuti politici”, anche se la ong Foro Penal ha assicurato che, di essi, solo nove sono persone arrestate per ragioni politiche.
Via Twitter Bertucci ha reso noto, ieri sera, che “il Tavolo di negoziato nazionale, integrato da differenti componenti dell’opposizione, ha ottenuto la liberazione di 14 attivisti politici che erano stati incarcerati ingiustamente”.
“Continueremo a spingere – ha concluso il leader politico – affinché altri venezuelani possano ritrovarsi con le loro famiglie”.
Fra quanti hanno ritrovato la libertà, ha indicato da parte sua il direttore di Foro Penal, Gonzalo Himiob, vi sono anche due giornalisti: Jesus Medina Ezaine, in carcere da 16 mesi, ed il direttore del Mercado de Cacao, Emilio Boulanger.
Intanto, lo scontro politico fra governo e opposizione è tornato ad inasprirsi di colpo: con un’operazione governativa spregiudicata che ha sfruttato una frattura nell’opposizione venezuelana, il presidente Nicolás Maduro è riuscito ieri a mettere in difficoltà l’autoproclamato presidente della repubblica ad interim, Juan Guaidó, sottraendogli, almeno formalmente, la guida dell’Assemblea nazionale (An) per l’anno in corso.
Le modalità con cui l’operazione è stata realizzata con l’appoggio della polizia, che ha impedito ai deputati favorevoli a Guaidó di entrare in aula, le irregolarità procedurali e la possibile mancanza di quorum per convalidare l’elezione, sono però immediatamente state denunciate dagli oppositori di Maduro e, a livello internazionale, da Stati Uniti, Unione europea (Ue) e anche dai Paesi del Gruppo di Lima. A questa condanna, come era prevedibile, non si sono associate varie nazioni, come Russia, Cina e India, che dall’inizio delle tensioni non hanno mai smesso di offrire il loro sostegno al governo in carica, per evidenti interessi economici e geopolitici. (ansa)
In Venezuela grazie al “Tavolo del dialogo” assieme ad altri 13 “detenuti politici”