BUENOS AIRES (Argentina) – “The Foreign Media Correspondents Association”, l’Associazione dei corrispondenti dei media stranieri operanti in Argentina, ha chiesto al governo ucraino di adottare tutte le misure possibili per facilitare la liberazione del fotoreporter russo Andrey Stenin, di cui non si hanno notizie dallo scorso 5 agosto.
“Ci uniamo ai numerosi appelli lanciati dalle Nazioni Unite, da Human Rights Watch e dai giornalisti di tutto il mondo, che hanno espresso preoccupazione per le morti e le sparizioni di giornalisti in Ucraina orientale, chiedendo al governo ucraino – afferma l’associazione – di adottare tutte le misure possibili per liberare immediatamente (se detenuto) Stenin”. Secondo la giornalista latino-americano Patricia Lee, che fa parte dell’Associazione dei corrispondenti stranieri, “è molto importante proteggere il lavoro dei giornalisti dalla violenza e dall’oppressione”.
“Recentemente ho viaggiato a Donetsk e scoperto che i giornalisti che vi lavorano corrono grandi rischio, lavorano in una situazione di guerra non dichiarata, in città con centinaia o addirittura migliaia di vittime innocenti” – ha dichiarato la Lee alla Ria Novosti, l’agenzia per cui lavora Stenin, sottolineando che “Andrey dovrebbe essere vivo e liberato!” Il presidente dell’Associazione, Guido Nehamkis, a sua volta, ha sottolineato che i giornalisti non dovrebbero diventare vittime a causa del loro lavoro e “chiederemo alle autorità di tutti i paesi di garantire il lavoro dei giornalisti, che consente alla società un diritto sacro quale è il diritto all’informazione”.
L’Associazione dei corrispondenti esteri in Argentina comprende 135 giornalisti, in rappresentanza di 132 mezzi d’informazione provenienti da 35 Paesi. La campagna dei corrispondenti stranieri in Argentina per sostenere Andrey Stenin “andrà avanti fino a quando il fotoreporter sarà liberato”, assicurano.