Sulla piattaforma della casa di produzione Amica Film la pellicola di Salvatore Romano

Liberarsi, figli di una rivoluzione minore

REGGIO CALABRIA – A 50 anni dalla Rivolta di Reggio Calabria, la neonata casa di produzione e distribuzione Amica Film lancia sulla propria piattaforma streaming il film “Liberarsi – figli di una rivoluzione minore” di Salvatore Romano.
“Liberarsi” è la prima pellicola che racconta questo importante avvenimento storico, che ebbe inizio il 14 luglio 1970, in occasione del primo sciopero generale indetto per contestare la decisione del Governo che indicava Catanzaro quale capoluogo della Calabria.

Serena Rossi, Salvatore Romano e Giuseppe Zeno sul set

La Rivolta è considerata il più vasto moto popolare della storia Repubblicana italiana, la prima rivolta identitaria d’Europa. Una rivolta mai vista prima, mai vista dopo. Scontri, assalti, barricate, scioperi generali, scuole chiuse per mesi e trasformate in caserme, sei morti, migliaia di arresti.
Il film di Salvatore Romano, uscito nel 2007, interamente girato in Calabria, racconta la storia di Pietro, un giovane giornalista, di origini italiane, che vive a Toronto. Alla morte della madre, torna a Reggio Calabria per seppellirla accanto al padre, Antonio, morto quando lui era appena nato.
In Calabria, conosce gli amici dei suoi genitori e scopre che il padre è morto durante la Rivolta, scoppiata per rivendicare il diritto della città dello Stretto a essere capoluogo di regione e avere un adeguato sviluppo economico. Questa verità a lui sconosciuta, fino a quel momento, lo induce a rimanere in Italia, per indagare sui veri motivi della morte del padre. Attraverso l’amicizia con Alba, una giovane ragazza, figlia del migliore amico di suo padre, e grazie alle notizie fornitegli da Maria, una donna dal passato tumultuoso, Pietro inizierà il suo viaggio nel tempo, alla scoperta di quella verità che sconvolgerà la vita di tutte le persone coinvolte.

Salvatore Romano

Salvatore Romano, che ha firmato il soggetto e la regia di “Liberarsi”, è calabrese di Taurianova e vive a Roma. Autore e regista di molti documentari e cortometraggi; ha inoltre diretto, dal 2005, più di 120 episodi di “Un posto al sole”. Tra le sue opere più note spiccano: “Fino alla fine”, “Il summit”, “Vinca il peggiore”.
Il cast del film è composto da nomi noti del cinema e della tv: Roberto Zibetti (Pietro, il protagonista), Monica Guerritore (Teresa), Serena Rossi, (Teresa giovane), Daniela Fazzolari (Alba), Gaetano Amato (Fabio), Rosa Pianeta (Maria), Giuseppe Zeno (Antonio), Francesco Vitiello Fabio giovane), Chiara Carnevali (Maria giovane), Carmelo Assumma (Bruno), il compianto Giacomo Battaglia (don Pino), Francesco Giordanelli (Enzo) e Valentina Riso (l’infermiera canadese).
Una pellicola interessante, che ha riscosso successo di critica e di pubblico, e che oggi viene riproposta in una veste nuova, con l’intento di riaccendere le luci su una vicenda storica imprescindibile per l’identità calabrese e per le sue prospettive presenti e future.
Un obiettivo contemplato dai fondatori di Amica Film, che hanno scelto di investire nella terra d’appartenenza. Perché il cinema calabrese esiste, è in crescita, e non ha nessuna voglia di tornare indietro. La casa di produzione e distribuzione opererà, dunque, sostenendo l’arte cinematografica, con un particolare sguardo al cinema d’autore e alle opere di giovani talenti.
Fino al 31 ottobre attiva la piattaforma streaming innovativa, una sala cinematografica a portata di click, che nasce in Calabria, nel profondo Sud, per allargare gli orizzonti della produzione italiana sulla scena internazionale. (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.