ROMA – Emilio Carelli è da oggi il nuovo direttore del settimanale L’Espresso. Prende il posto di Enrico Bellavia che, a febbraio, era subentrato ad Alessandro Mauro Rossi e fa registrare il terzo cambio di direzione in meno di un anno e il quarto da quando, nel 2022, la testata è passata dal Gruppo Gedi a L’Espresso Media, la controllata di BFC Media spa del Gruppo Iervolino, per poi essere venduta al Gruppo Ludoil Energy della famiglia Ammaturo.
L’editore spiega che «la nomina di Carelli rientra nel disegno strategico di posizionare L’Espresso sempre più all’insegna di un giornalismo di approfondimento di stampo anglosassone» e ringrazia Bellavia «per il lavoro svolto in un momento così importante di rilancio della storia de L’Espresso».
Nato a Crema il 21 maggio 1952ì, Emilio Carelli, laureato in Lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 29 giugno 1984.
Assunto in Fininvest nel 1980 con la qualifica di redattore e inviato di Canale 5, nel 1986 è stato chiamato a dirigere la redazione romana dell’emittente di Berlusconi. Dal 1986 al 1992 è stato autore e conduttore con Cesara Buonamici di Parlamento in, quindi di Ottanta non più Ottanta, Italia Domanda, Dentro la notizia, Miti, mode e rock ’n’ roll.
Vicedirettore di Videonews nel 1989 e di Studio Aperto nel 1991, nel gennaio 1992 è tra i fondatori del Tg5 di cui diventa vicedirettore e conduttore dell’edizione delle 13. Il 1º novembre 2000 lascia il Tg5 per diventare vicedirettore vicario di TGcom e il 16 giugno 2003 fonda e diventa direttore responsabile di Sky TG24 rimanendovi fino al 4 luglio 2011. Dal gennaio 2014 cura il programma “L’Incontro”.
Nel 2013 è fondatore Confindustria Radio TV, in cui ricopre il ruolo di vice presidente fino al 2016 e nel 2014 presidente della Fondazione Gigi Ghirotti. A marzo 2018 viene eletto alla Camera dei deputati nel Movimento 5 Stelle che lascia il 2 febbraio 2021 per aderire a Coraggio Italia. Il 12 luglio 2022, dopo un breve periodo nel gruppo misto, aderisce a Insieme per il futuro.
La nomina di Carelli viene, però, accolta duramente dall’Assemblea di redazione che ieri ha proclamato l’astensione dal lavoro per la giornata di oggi, venerdì 31 maggio, e affidato al Cdr un pacchetto di 5 giorni di sciopero.
«L’Espresso – affermano i giornalisti – cambia oggi il terzo direttore in meno di un anno. Un fatto grave perché dovuto all’ennesimo tentativo di intromissione dell’azienda sul contenuto degli articoli: tentativo a cui il direttore uscente Enrico Bellavia si è opposto garantendo la storia e la tradizione del nostro giornale. Il numero in edicola oggi, per merito del lavoro della redazione e del direttore che ringraziamo, rappresenta il nostro modo di fare giornalismo. Una pratica che rischia di essere compromessa».
Immediata load replica dell’editore: «Espresso Media respinge fermamente qualsiasi accusa di intromissione da parte dell’azienda sul contenuto degli articoli ed invita, a tal uopo, il Cdr a un incontro chiarificatore con lo spirito costruttivo, di collaborazione e trasparenza che ha finora improntato il rapporto professionale». (giornalistritalia.it)