ROMA – “Dopo la comunicazione del cambio di Direzione all’Espresso e il successivo comunicato dei colleghi del Cdr del settimanale, abbiamo espresso all’Azienda la nostra preoccupazione per gli argomenti con cui l’Editore ha accompagnato, motivandola, la decisione”.
Il Comitato di redazione del quotidiano “la Repubblica” interviene sul settimanale “l’Espresso” sottolineando che “è testata che non solo fa parte della storia del giornalismo di questo Paese e dà il nome al gruppo. E’ qualcosa di più: nel bene e nel male è stata ed è laboratorio delle strategie del gruppo”.
Pur essendo, dunque, “perfettamente consapevoli della necessità di far fronte a numeri di diffusione e pubblicità, che riflettono il momento grave attraversato dal settore e che solo un giornale con i conti in ordine può dirsi davvero indipendente”, i componenti del Cdr ritengono “che nessuna ulteriore ristrutturazione possa avere respiro se non diventi un’occasione di rilancio e ripensamento profondo del prodotto”.
Il Cdr de “l’Espresso” prende, quindi, atto delle rassicurazioni dell’Editore su questo punto, ma le attende alla prova dei fatti, “consapevoli che il gruppo è uno soltanto e ci vede tutti insieme”.
Il Cdr de “la Repubblica” prende atto delle rassicurazioni dell’editore, ma...