ROMA – Un appello pubblico al Governo, attraverso la pubblicazione su quotidiani e periodici, per indicare i punti imprescindibili da cui partire per rendere più incisiva l’attuazione della legge di riforma dell’editoria di recente approvata.
Lo ha deciso nei giorni scorsi la Fieg, che ora dà corso a quell’intento, partendo dalla sottolineatura che la legge sull’editoria “è un importante risultato di cui diamo atto al governo e al parlamento”. Adesso però è il momento di tradurre in fatti le misure urgenti con i decreti delegati, e la Fieg indica i capitoli, a cominciare dal credito d’imposta sulla pubblicità incrementale, “misura necessaria per una ripresa degli investimenti nel settore”. Quindi la modernizzazione e liberalizzazione del sistema distributivo, “per favorire una maggiore capillarità e presenza di quotidiani e periodici sul territorio”; lo sblocco dei prepensionamenti e l’attuazione delle misure necessarie “per un effettivo passaggio generazionale nelle imprese editrici”.
Inoltre, per la Fieg “occorre ora definire norme rigorose e trasparenti per la tutela del diritto d’autore, per contrastare i fenomeni di pirateria e lo sfruttamento non autorizzato dei contenuti editoriali; la certificazione dell’audience per la pubblicità digitale, per garantire al mercato – investitori ed editori – una corretta dinamica competitiva”.
Dal credito d’imposta sulla pubblicità alla certificazione dell’audience su internet