Assostampa e Ordine dei giornalisti suonano la sveglia alle pubbliche amministrazioni

Legge 150, appello ai sindaci del Molise

Giuseppe Di Pietro, Giuseppina Petta e Antonio Chiatto

CAMPOBASSO – «La legge 150/2000 stabilisce le regole per la diffusione delle comunicazioni nella pubblica amministrazione». Lo ricordano il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Molise, Giuseppina Petta, i consiglieri nazionali Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone, il presidente dell’Assostampa Molise e componente della Giunta Esecutiva Fnsi, Giuseppe Di Pietro, e il presidente del Gus Molise, Antonio Chiatto, in una lettera aperta ai sindaci molisani.
«È auspicabile – affermano Ordine e Sindacato – che nel vostro assetto organizzativo, sia presente anche la figura dell’Addetto Stampa, come, peraltro, previsto nel protocollo firmato, l’anno scorso, dall’Anci con l’Ordine dei Giornalisti del Molise e l’Associazione Stampa Molise. Il ruolo dell’addetto stampa può essere ricoperto solo da un giornalista iscritto all’Ordine professionale a cui va applicato uno dei contratti della categoria. La normativa vigente offre anche la possibilità di istaurare un rapporto di lavoro di natura fiduciaria a tempo determinato, purché venga assunta una persona in possesso dei requisiti previsti dalla legge».
«Questa figura – ricordano Assostampa e Odg Molise – va distinta dalle altre che si occupano di comunicazione o di segreteria. Qualora un soggetto non titolato dovesse svolgere un’attività propriamente giornalistica, si potrebbe configurare il reato di esercizio abusivo della professione perseguibile in sede penale, così come avviene per qualsiasi altra attività professionale. Né, tantomeno, la firma di un sindaco in calce ad un comunicato può superare la norma di legge».
Offrendo il loro supporto tecnico, naturalmente a titolo assolutamente gratuito, Assostampa e Ordine dei giornalisti del Molise sottolineano che «nelle realtà più piccole, l’Ufficio Stampa potrebbe essere organizzato anche in modo consorziato e quindi essere al servizio di più comuni. Questa formula consentirebbe la condivisione della spesa e favorirebbe anche la collaborazione istituzionale».
«La comunicazione – concludono Asm e Odg – è un settore strategico per un Ente pubblico, affinché sia efficace e di qualità è necessario che questo delicato settore venga affidato a professionisti esperti e in possesso dei titoli richiesti dalla legge». (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.