ROMA – L’assemblea dei giornalisti di Left prosegue lo stato di agitazione e accusa: “Matteo Fago, editore di Left attraverso Editoriale Novanta, di cui è socio unico e amministratore, non ha risposto a nessuna delle richieste della redazione contenute nel precedente comunicato e sostenute con quattro giorni di sciopero”.
“L’editore – denunciano i giornalisti – continua a non dare informazioni al fiduciario circa il piano di licenziamenti annunciato, piano che non sarebbe – così dice lo stesso editore – legato però a un reale stato di crisi della società editrice. Non ha poi indicato una nuova direzione – nonostante la precedente, Ilaria Bonaccorsi, si sia dimessa il 20 aprile – mandando in stampa un numero della rivista senza che un direttore responsabile abbia dato il «visto si stampi» e con la redazione in sciopero”.
Proprio nel numero in edicola, giornalisti e lettori hanno scoperto che il giornale “non sarà più quello per cui siamo stati chiamati a lavorare. Da editore e direttore editoriale, Fago ha infatti firmato l’editoriale settimanale e annunciato un radicale cambio di linea editoriale: da un giornale aperto e ispirato alle plurali idee della sinistra, Left diventa un giornale ispirato a sola e parziale visione, quella dello psichiatra Massimo Fagioli. Matteo Fago si è, peraltro, ripetutamente sottratto all’incontro col sindacato, e perciò la redazione, consegnando un ulteriore pacchetto di sei giorni di sciopero al fiduciario, chiede che sia convocato un tavolo nazionale che includa anche la Federazione nazionale della Stampa”. (giornalistitalia.it)
In stampa senza direzione e con la redazione in rivolta. E l’editore non risponde