ROMA – È polemica, a Bergamo, dopo lo sciopero dei poligrafici indetto da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil per rivendicare la trasformazione e l’innovazione del Contratto Nazionale di Lavoro, ma anche “contro l’atteggiamento di editori come il Gruppo Caltagirone e l’operato dell’Associazione Datoriale del Settore”. In particolare, il Gruppo Caltagirone, editore de Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino e Il Corriere Adriatico, ha deciso di trasformare il contratto di alcune decine di dipendenti da quello dei Poligrafici a quello del Commercio.
Non sono usciti il Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa, Il Sole 24 Ore e la Gazzetta dello Sport. In edicola, invece, Il Giornale, Libero. Il Foglio, Il Fatto quotidiano, Qn, ItaliaOggi, Tuttosport e Corriere dello Sport.
Se alcune testate come L’Unione Sarda si sono limitate a suggerire ai lettori di acquistare l’edizione online del quotidiano, consultabile sia su Pc che su tablet e smartphone, L’Eco di Bergamo, quotidiano edito dalla Sesaab, società controllata in maggioranza dalla Curia bergamasca, ha assunto una decisione gravemente irrispettosa del diritto di sciopero dei lavoratori.
“Cari lettori – ha scritto il giornale nell’edizione online – oggi è un giorno speciale, nel quale noi de L’Eco di Bergamo proponiamo un esperimento editoriale innovativo: il giornale potrà essere sfogliato e letto gratuitamente sul sito, anche dallo smartphone e dal tablet, previa registrazione a questo indirizzo. Come spesso accade nel mondo della ricerca tecnologica, l’opportunità nasce per risolvere un problema. In conseguenza di uno sciopero dei poligrafici del Centro stampa a seguito di una vertenza nazionale, L’Eco di Bergamo oggi non può essere in edicola. Ma noi abbiamo deciso che non vogliamo e non possiamo lasciarvi senza le nostre notizie, gli approfondimenti, i commenti, gli appuntamenti del territorio. Ecco perché la vostra copia vi aspetta sul sito”.
Solo quattro, ma significativi, commenti alla notizia. Luca Pedrali: “Sicuramente solidarietà ai lavoratori poligrafici però è innegabile che l’eco on-line è il futuro. Mi sono abbonato e sono contento perchè posso leggerlo ovunque senza portarmi appresso la carta che avrà il suo fascino ma è sempre da smaltire e sozz per il prezzo (con la promozione pago 0,44 la copia !!!). Certo se il prezzo fosse stato più alto non lo so se mi sarei abbonato”. Per Gennaro Esposito, invece, “L’eco contro lo sciopero. Non è una novità. Solidarietà ai lavoratori in sciopero”.
Se per Leonardo Zambetti “La stampa è morta”, Mario Pesenti taglia corto: “È l’ennesimo modo, sbagliato, di mettere in cattiva luce chi lavora e che sta chiedendo il rinnovo del Ccnl ed un aumento salariale che non arriva. Sbandierato come un favore a tutti è un atto «antisindacale» che la legge vieta. Poi tutti liberi di pensarla a proprio modo fino a quando l’azione altrui non lederà i propri diritti. Lo sciopero sarà, anche, anacronistico ma non c’è altro modo per ottenere quanto o parte di ciò che si rivendica”.
Ha regalato online la copia del giornale non uscito per la protesta dei poligrafici