TORINO – «Questa notte la sede del nostro giornale, a Torino, è stata assalita e imbrattata da vandali no war, no vax, ma soprattutto “no brain”. Come sempre, non ci facciamo condizionare da questi atti di intimidazione e violenza. Continuiamo a lavorare in tutta tranquillità, e a garantire un’informazione corretta, libera e plurale».
La Direzione La Stampa, guidata da Massimo Giannini, risponde così all’intimidazione subita dal quotidiano, la cui sede, al numero 156 di via Ernesto Lugaro a Torino, è stata imbrattata con scritte contro i giornalisti.
Il Comitato di redazione de La Stampa, dal canto suo, «respinge l’ennesimo atto di violenta provocazione della scorsa notte e ribadisce il valore dell’autonomia e della libertà dell’informazione augurandosi che le autorità arrivino ad individuare rapidamente i responsabili di questo ennesimo gesto vandalico contro la sede della nostra redazione».
«La solidarietà per i giornalisti della Stampa è incondizionata come incondizionato è l’incoraggiamento a continuare nel loro lavoro», afferma Lorenzo Del Boca, presidente del nuovo sindacato dei giornalisti italiani Figec, a nome della Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione, ricordando che «il mondo dell’informazione è un crocevia di democrazia.
Non è un mondo perfetto, certo, al punto che ogni confronto anche critico è salutare e benvenuto. Ma se si toccano livelli inaccettabili di aggressività (troppo parente della violenza) significa che non si sta perseguendo nessuna forma di dialogo e che l’unico scopo evidente sta nella prevaricazione e nell’intimidazione».
«Chi ha imbrattato i muri della redazione della Stampa – ammonisce Del Boca – non otterrà nessun risultato pratico salvo quello di mostrarsi per quello che è: “no brain”. È apprezzabile che i colleghi abbiano confermato l’impegno a insistere nel dovere d’informare senza paura e senza condizionamenti».
Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, dal canto suo, esprime «piena solidarietà al quotidiano La Stampa di Torino, a tutte le giornaliste e i giornalisti e a tutte le lavoratrici e lavoratori».
«Imbrattare e minacciare un quotidiano – afferma Bartoli – è un atto vile che condanniamo con la massima fermezza. Non saranno certo gli insulti e qualche frase sconclusionate a mettere in discussione al libertà di stampa e il lavoro dei giornalisti di raccontare i fatti, per quanto sgraditi a qualcuno».
Infine, «l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte condanna l’insensato attacco alla sede de La Stampa, la cui facciata la scorsa notte è stata imbratta da teppisti no vax-no war».
L’Odg Piemonte, presieduto da Stefano Tallia, esprime, quindi, «solidarietà ai giornalisti della testata, attenti a svolgere il proprio lavoro in piena sintonia con i principi di democrazia e di lealtà nei confronti dei lettori, ed auspica che gli autori del gesto vengano individuati al più presto». (giornalistitalia.it)