TORINO – “Le notizie false sono la cosa migliore che poteva capitarci. Le persone adesso cercano di tornare a fonti più affidabili, cominciano a selezionare di più e per chi diffonde notizie verificate questo è un bene”. Lo ha detto il direttore del giornale indiano Hindustan Times, Bobby Ghosh, ospite di “The future of newspaper”, evento conclusivo per le celebrazioni dei 150 anni de La Stampa, organizzato nel centro stampa del quotidiano torinese.
“Da direttore – ha aggiunto Lionel Barber, direttore del Financial Times – dico sempre ai miei giornalisti che prima di scrivere una notizia almeno due fonti devono coincidere, anche se una di queste proviene dalla Casa Bianca”.
“La cura per le notizie false sono le notizie vere”, ha osservato Lydia Polgreen, direttore del “The Huffington Post”, mentre per il direttore del brasiliano “O Globo”, Ascanio Selene, il “buon giornalismo richiede investimenti, giornalisti di qualità e talentuosi. In questo modo si può avere successo, conquistare la fiducia dei lettori e attirare i soldi degli abbonati. Perché sono loro che ci sosterranno oggi e in futuro”.
“Credo che il futuro dei giornali sia nelle notizie locali e iperlocali”, ha sottolineato Bobby Ghosh, secondo il quale “nel nostro lavoro ci concentriamo sulle tre C: crime, class e community, ossia tematiche come cronaca nera, scuola e pendolari”.
Secondo il direttore del Financial Times Lionel Barber “ogni giornalista dovrebbe guardarsi allo specchio e pensare a ciò che produce e che rende diverso il suo giornale da tutti gli altri”. “Credo che nel caso delle notizie il brand sia l’unica cosa che conta, è qualcosa che ho imparato lavorando al New York Times” ha aggiunto Lydia Poolgreen.
“Vorrei essere circondato – ha concluso Ascanio Selene – dai talenti migliori del Paese che producono i contenuti migliori, in gradi di attrarre il pubblico di lettori”. (agi)
Bobby Ghosh: “La gente cerca fonti più affidabili. Il futuro sta nelle notizie iperlocali”