Il Consiglio regionale dà seguito alla Legge approvata nel 2016. A breve l’avviso pubblico

Lazio: 2 milioni a radio, tv e testate on line locali

Il Consiglio regionale del Lazio riunito in modalità mista

ROMA – In arrivo 1,3 milioni di euro di contributi – che possono arrivare a 2 milioni – destinati alle emittenti radiotelevisive e alle testate on line locali che hanno subìto un calo di fatturato a causa dell’emergenza Covid-19.
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini (Pd), riunito in modalità telematica mista (parte dei consiglieri nell’Aula consiliare, la maggior parte in remoto) ha, infatti, approvato, con 30 voti a favore, due contrari, 10 astenuti, la Proposta di deliberazione consiliare n. 25/2018, “Piano degli interventi 2019-2020. Interventi a sostegno delle emittenti radiotelevisive e testate on line locali. Legge regionale 28 ottobre 2016, n. 3 (Disposizioni di riordino in materia di informazione e comunicazione) e successive modifiche”.
«Grazie a questo provvedimento – comunica il Consiglio regionale – si giungerà a breve a un avviso pubblico, per l’assegnazione di contributi a fondo perduto per un ammontare complessivo di 1,3 milioni di euro, a sostegno di quelle aziende che hanno subito gli effetti negativi dell’emergenza Covid-19».
Come ha spiegato all’Aula l’assessore allo Sviluppo economico, Paolo Orneli, «la Giunta con un’apposita delibera porterà a due milioni di euro l’importo complessivo dell’apposito avviso pubblico che sarà pubblicato entro dicembre».
Destinatarie degli interventi, le emittenti radiotelevisive locali e le testate giornalistiche on line del Lazio che diffondono informazione e format giornalistici di carattere locale con frequenza quotidiana.
Questi i requisiti che saranno richiesti per l’accesso al sostegno: calo del fatturato tra aprile e giugno 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, pari o superiore al 30 per cento; rispetto della normativa in materia di regolarità contributiva e assicurativa; assenza di cause di divieto, sospensione o decadenza previste dalla normativa antimafia; presenza di almeno una sede operativa nel Lazio; iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione (Roc) tenuto presso il Corecom Lazio, se previsto dalla normativa; iscrizione presso il tribunale del luogo in cui è situata la sede legale; adesione ai codici di autoregolamentazione attualmente vigenti.
«L’entità del contributo, – sottolinea sul Consiglio regionale del Lazio – nell’ambito dell’importo minimo e massimo che sarà stabilito per l’avviso pubblico, sarà calcolato in base al numero delle domande pervenute e ai seguenti criteri: presenze di personale con contratto di lavoro; ammontare del fatturato nel 2019». (giornalistitalia.it)

 

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