MILANO – «L’Ape volontaria avrà tempi più lunghi visto che non dipende solamente da noi, ma dai tempi dell’iter burocratico e dai tempi che richiederà la costituzione di una piattaforma elettronica dove far richiesta». Lo ha dichiarato il consigliere economico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Marco Leonardi, intervenendo oggi all’ottava edizione di “Tuttolavoro” del Sole 24 Ore.
Leonardi ha, infatti, sottolineato che i tempi per l’introduzione dell’Ape volontaria saranno più lunghi rispetto all’Ape sociale, rassicurando tuttavia sul fatto che il nuovo strumento sarà operativo molto prima della legge di bilancio del prossimo autunno. L’ape sociale, invece, sarà operativa dal primo maggio.
Nel corso del suo intervento a Tuttolavoro, Leonardi ha spiegato che le cifre circolate sul numero di persone che ne faranno ricorso «sono sbagliate», poiché, trattandosi di un’opzione di flessibilità, «non possiamo ancora sapere quanta gente la userà». Per altro l’Italia è il primo Paese che ha lanciato questo tipo di strumento «che se fatto funzionare – ha aggiunto Leonardi – potrebbe essere un esempio di flessibilità anche per altri Paesi».
Sul tema, poi, degli strumenti necessari per fare ripartire l’occupazione giovanile, durante l’ottava edizione di Tuttolavoro del Sole 24 Ore, Marco Leonardi ha insistito sul fatto che serve una “decontribuzione sui giovani per indurre ricambio”, ma anche una “spinta sull’alternanza scuola-lavoro”. Leonardi a, quindi, spiegato che servono misure di politiche attive che vanno incentrate “magari su quei giovani che non vanno all’università e cercano lavoro, ma lo fanno in media per 14 mesi, mentre in Germania lo fanno solo per 3 e in Europa in media per 8, perché ci sono sistemi per cui i diversi livelli si contaminano”. (giornalistitalia.it)