Paolo Corsini: “Solidarietà alla collega che ha rivelato l’altra faccia del caso Daisy”

Laura Tecce “colpevole” di fare la giornalista

ROMA – “Quanto sta accadendo in queste ore alla collega Laura Tecce, firma del quotidiano Il Giornale, è la plastica rappresentazione di come, in Italia, il vero allarme è l’omologazione culturale che è diventata dittatura violenta del pensiero unico”. Lo afferma il giornalista Paolo Corsini, presidente dell’Associazione Lettera 22 e consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
Laura Tecce che, facendo fino in fondo il suo lavoro di giornalista, ha scoperto “i gravi precedenti penali a carico di Irade Osakue, padre di Daisy, l’atleta di Moncalieri colpita da un uovo lanciato da un’auto di proprietà di un consigliere comunale del Pd a bordo della quale c’era anche il figlio di quest’ultimo, è ora bersaglio di minacce private e pubbliche”.

Paolo Corsini

“Un fatto gravissimo – sottolinea Corsini – che vede come autori dei presunti democratici i quali, una volta smascherata l’ipocrisia culturale che vizia e stravolge ogni discussione sul tema dell’integrazione, non reggono il colpo e si levano la maschera, dimostrando di essere – loro sì – dei veri razzisti del pensiero e dei totalitari violenti della parola”.
Esprimendo “piena solidarietà a Laura ed alla sua famiglia”, Lettera 22 afferma: “Noi siamo con Laura e con tutti i colleghi che come lei, fanno il loro lavoro non piegandosi all’omologazione culturale, anche quando diventa violenta. Speriamo, inoltre, che anche gli organismi di categoria, sempre solerti ad intervenire in casi come questi, si schierino a fianco della collega in un momento così difficile della sua vita professionale”. (giornalistitalia.it)

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