Dalla cronista di punta di Mediaset un “piccolo saggio per cacciatori di felicità”

Laura Magli narra “Un tesoro chiamato Fede”

Laura Magli

ROMA – Cos’è la preghiera? A cosa serve? Qual è il potere della preghiera? Per rispondere a questo interrogativo, non facile, la giornalista Laura Magli ha scritto un libro, rivolto ai ragazzi ma illuminante per gli adulti: “Un tesoro chiamato Fede”, sottotitolo “Piccolo saggio per cacciatori di felicità” (Scorpione Editrice, 54 pagine, 14 euro) con illustrazioni di Doris Ria.

Laura Magli

Un libro già diventato non solo un successo editoriale ma, soprattutto, una straordinaria provocazione culturale al mondo dell’informazione e della comunicazione, che Laura spiega così: «La preghiera? All’inizio, quando non ne capivo il significato e, soprattutto, il perché dovessi ripeterle tutti i giorni, mi annoiavo. Poi, per fortuna, ho scoperto il vero senso del pregare e da quel momento mi si è aperto un mondo! Ho trovato una dimensione nuova della vita – che non conoscevo – fatta di profonda serenità. Per cui, fidati di me, Fede! Pregare non è una cosa noiosa. Anzi! È un momento super prezioso perché quando preghiamo facciamo esperienza di Dio, creiamo l’occasione per incontrarlo. E più preghiamo più entriamo “in confidenza” con Lui affinando giorno dopo giorno il nostro speciale rapporto».
Delicatissimo, pieno di colore e di vivacità, con caratteri grafici modernissimi che si alternano e si rincorrono e che fanno di questo saggio un libro di una freschezza senza pari, godibilissimo e dai toni vellutati. È così che bisogna parlare ai bambini se vuoi che ti capiscano e che ti vengano dietro. Ma questo è il meno.

Laura Magli

«Io, quando prego – scrive Laura – non perdo mai la speranza perché in quel momento parlo con Dio nostro Padre che può tutto perché è onnipotente e misericordia infinita. Attraverso le sensazioni positive che affiorano nel mio cuore mi fa sentire la Sua Voce. Mi guarisce così, semplicemente. Prego, le nuvole si diradano e torna a splendere il sole. A volte ci metto poco, altre giorni interi… Ma quando mi ricordo che per stare meglio posso pregare, mi convinco, mi fido del fatto che posso abbandonarmi alla Sua volontà. E col tempo tutto si aggiusta».
Ma perché una cronista navigata come lei, che vive di cronaca nera e di televisione quotidiana, di immagini forti e di emozioni a volte anche parossistiche e violente, una mattina si sveglia e decide di dare alle stampe un romanzo per bambini che è pieno di dolcezza e di sentimenti, lontano migliaia di miglia dalla vita quotidiana dei nostri paesi, delle nostre citta e dei nostri studi televisivi?

Laura Magli

A questa domanda che ormai le fanno dappertutto, dovunque si presenti per raccontare il suo libro, Laura risponde con una serenità ed una consapevolezza che ne fanno una bella testimone del nostro tempo: «La centralità della famiglia deve essere messa nelle condizioni di poter operare nuovamente. Questo libro nasce dalla consapevolezza che la mancata messa a fuoco dei valori origina, purtroppo, uno sbandamento dei giovani che sempre più in età precoce si macchiano di reati gravissimi».
«Scrivere questo libro – sottolinea Laura Magli – ha significato mettere nelle mani delle famiglie un piccolo prontuario per imparare ad affrontare i disagi attraverso la guida della preghiera e della raccolta intorno ad essa del nucleo famigliare. È un dovere intorno al quale tutto si richiama nel costituire o ricostituire il nucleo originario da cui ha vita la famiglia. Credo sia di fondamentale importanza ritrovare quel senso di comunione».

Il firmacopie di Laura Magli a Polignano a Mare

Ecco a voi la Fede! Sì, proprio Lei, in persona. E non è un’entità soprannaturale, è una bambina. Una bambina che ha deciso di raccontarsi ai bambini come lei. Si chiama Federica ma tutti la chiamano “Fede”. Parte da qui questo speciale viaggio della vita con Fede.

Uno dei numerosi interventi degli studenti dell’Istituto Comprensivo “Sarnielli – De Donato – Rodari” di Polignano a Mare alla presentazione del libro di Laura Magli

Un mondo, quello che ci racconta Laura Magli, «dove per sentirsi speciali – anzi specialissimi – si parte da cinque respiri profondi e dove tutto è molto più sorprendente di come appaia nella realtà. Un mondo dove è facile scoprire il segreto della felicità».

La presentazione del libro di Laura Magli all’Auditorium dell’Istituto Comprensivo “Sarnielli – De Donato – Rodari” di Polignano a Mare

«Con gli occhi della fede in Dio» – scrive benissimo Laura – e attraverso la sua singolare mappa, Fede racconta il rapporto speciale che ha con Dio, conducendo i lettori lungo il sentiero che porta al tesoro nascosto in fondo al cuore. Perché Fede prega. E questo la fa star bene. Un viaggio unico, insomma, alla scoperta della gioia che scaturisce dalla consapevolezza dell’essere figli di Dio.

Laura Magli con gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Sarnielli – De Donato – Rodari”

L’autrice non è una suora, né tantomeno una religiosa di professione. È invece una di noi, una giornalista militante, Laura Magli, 43 anni compiuti il 2 ottobre scorso, sposata con Luca e mamma di Ginevra e Ludovico, di 9 e 5 anni, è inviata di punta di Mediaset (Pomeriggio 5, Mattino 5, Matrix, Quinta Colonna, Tiki Taka, Domenica Live) nei più importanti casi di cronaca, ha iniziato nel 2005 a Retebrescia (Rtb Network) assieme a Nadia Toffa nella trasmissione sportiva “Calcio Sprint”.

Laura Magli con il direttore di Giornalisti Italia, Carlo Parisi

«“Un tesoro chiamato Fede” è una carezza sul cuore, un viaggio straordinario alla costante ricerca del segreto della felicità», ha esordito Carlo Parisi, direttore di Giornalisti Italia e segretario generale della Figec Cisal in occasione della presentazione del libro alle ragazze e ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Sarnielli – De Donato – Rodari” di Polignano a Mare. «Un saggio – ha sottolineato Parisi – che non è altro che la rappresentazione plastica dei nobili sentimenti che animano una donna straordinaria che custodisce con gioia il dono della Fede, è dotata di una sensibilità fuori dal comune ed è animata da una rara virtù: il coraggio delle idee». (giornalistitalia.it)

Pino Nano

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