ROMA – Il presidente dei Deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, mi chiama in causa in relazione a quanto accaduto nella puntata di ieri de “L’aria che tira”. Il parlamentare mi chiede “di intervenire e valutare se il comportamento della Meli sia o meno passibile delle sanzioni previste dall’Ordine al quale appartiene”, lamentando di essere stato insultato dalla giornalista che gli ha dato del “buffone”.
L’on. Brunetta dimentica che con una legge, la cosiddetta Severino, approvata con il suo voto, mi sono stati tolti i poteri disciplinari, conferiti ad organismi autonomi ai quali posso, al più, inoltrare una segnalazione.
L’ho fatto, oggi stesso. Ho, infatti, inviato copia della puntata all’Ordine del Lazio, per le valutazioni autonome che riterrà di assumere sul comportamento di Maria Teresa Meli.
Analoga cosa ho, però, fatto in relazione alle affermazioni del giornalista Brunetta, iscritto allo stesso Ordine del Lazio, il quale, immediatamente prima di sentirsi dare del “buffone” dalla giornalista Meli, l’ha definita “portavoce” di Renzi e “asservita” a Renzi. Espressioni che non appaiono un modo cortese di rispondere ad una legittima domanda, senza considerare la concitazione e l’aggressività con la quale sono state pronunciate. Sono certo che l’on. Brunetta non reclamerà la insindacabilità del suo comportamento, in quanto parlamentare della Repubblica.
Enzo Iacopino
Presidente Consiglio nazionale Ordine dei giornalisti
La giornalista Meli nella stessa puntata si è rivolta al parlamentare di SI dicendo che quando erano loro al governo non avevano fatto un CAZZO.
In passato sempre su La7 aveva definito CRETINI chi votava contro non ricordo quale provvedimento governativo. (si riferiva ai 5stelle). Mi pare che ecceda spesso in TV in maleducazione e volgarità.