VERONA – Cambio alla direzione del quotidiano veronese L’Arena. Ad annunciarlo è il Gruppo editoriale Athesis, che in una nota diffusa al temine della riunione del Consiglio di amministrazione della capogruppo comunica che entro la fine dell’anno l’attuale direttore del giornale, Maurizio Cattaneo, lascerà l’incarico per accedere al prepensionamento previsto dal piano aziendale recentemente approvato.
Con l’uscita di Cattaneo, il Gruppo Athesis ha deciso all’unanimità di affidare la Direzione de L’Arena all’attuale vicedirettore del Corriere del Veneto, del Corriere del Trentino, del Corriere dell’Alto Adige e del Corriere di Bologna, Massimo Mamoli.
Cattaneo, alla guida de L’Arena dal 2003, contestualmente lascerà anche l’incarico assunto tre anni prima di direttore del Bresciaoggi, per la cui direzione – si legge nella nota di Athesis – la decisione sarà presa a breve.
Massimo Mamoli, veronese, 53 anni, ha iniziato la sua carriera con il Gazzettino e nei settimanali cattolici a Verona e poi a Roma, per poi passare al Giornale di Milano dove ha assunto il ruolo di vicecaposervizio alle Cronache. È stato chiamato come vicecaporedattore e poi caporedattore dal gruppo Rcs edizioni locali del Corriere per l’apertura del Corriere del Veneto a Padova e a Verona. Passato alla sede di via Solferino del Corriere della Sera alle Cronache italiane ha assunto poi l’incarico di vicedirettore delle testate del Nordest del gruppo: Corriere del Veneto, Corriere del Trentino, Corriere dell’Alto Adige e Corriere di Bologna.
L’Editore nella nota ringrazia sentitamente il dottor Cattaneo per la professionalità, la lealtà, l’impegno personale e lo spirito di squadra con cui in questi lunghi anni ha saputo guidare sia L’Arena che il Bresciaoggi, facendo crescere l’autorevolezza delle due testate e gestendo da ultimo con grande capacità ed equilibrio l’informazione quotidiana nel difficile periodo della pandemia.
La scelta di affidare lo storico giornale veronese a Massimo Mamoli – a cui l’Editore nella nota rivolge un caloroso augurio di buon lavoro – intende favorire la continuità editoriale nel rispetto della storia e le tradizioni del nostro quotidiano e al tempo stesso assicurare un’azione sempre più incisiva di informazione e riflessione sui problemi del nostro tempo e di impegno alla crescita del nostro territorio, con una particolare attenzione alle nuove generazioni ed ai temi dello sviluppo sostenibile, della trasformazione digitale e della formazione che maggiormente le impatteranno. (giornalistitalia.it)