PALERMO – Manca circa di un mese alla terza edizione di “Lampedus’amore”, il premio giornalistico internazionale Cristiana Matano dedicato alla giornalista mancata prematuramente l’8 luglio 2015 e organizzato dall’associazione Occhiblu onlus, fondata dal marito Filippo Mulè, dalla figlia Marta e dalla sorella Monica.
Come ogni anno, Lampedusa, l’isola del cuore in cui Cristiana, campana di nascita ma siciliana d’adozione, ha scelto di riposare, diventerà il luogo simbolo in cui per tre giorni – 8, 9 e 10 luglio – si concentreranno diversi momenti di riflessione sui temi dell’accoglienza, della multiculturalità, della solidarietà, dell’integrazione e dell’impegno sociale.
Il Premio, suddiviso in cinque sezioni, è riservato ai giornalisti che attraverso i loro articoli – su carta stampata, tv, radio, agenzie o web – hanno raccontato i valori della solidarietà, della tolleranza e dell’integrazione sociale.
Il bando per la partecipazione scadrà l’8 giugno e finora sono oltre trenta gli elaborati pervenuti da giornalisti di testate italiane e straniere (Inghilterra, Usa e Giappone).
Ad aprire la manifestazione sarà “Lampedusa Way”, spettacolo teatrale (in collaborazione con il Teatro Biondo) interpretato da Maddalena Crippa e Graziano Piazza, terza parte della “Trilogia del naufragio” della regista Lina Prosa. E ci sarà anche lo sport intrecciato all’impegno con l’arrivo a Lampedusa di Giorgio Minisini e Manila Flamini, coppia mista di nuoto sincronizzato, campione del mondo lo scorso anno in Ungheria, grazie a un urlo struggente, emozionante, pieno di dolore, “L’urlo di Lampedusa”.
Nella loro prova i due atleti affrontano il tema dell’immigrazione, del dramma e delle difficoltà di chi cerca fortuna, di chi spera in una vita migliore, mettendo in scena la morte di lei che non resiste al viaggio e il conseguente urlo disperato del compagno. (adnkronos)
A luglio il Premio giornalistico nell’isola in cui ha scelto di riposare per sempre