NEW YORK (Usa) – Effetto Ferrante, e l’America riscopre Natalia Ginzburg. “Una dei grandi autori italiani del ventesimo secolo”, scrive il New York Times, salutando la nuova pubblicazione in inglese di due opere di fiction della scrittrice morta nel 1991 a 75 anni nella sua casa al centro di Roma. Merito forse del successo planetario de “L’amica geniale” di Elena Ferrante e dei successivi capitoli della tetralogia napoletana, ipotizza Parul Sehgal sul quotidiano americano, ma intanto, quale che sia la ragione, il 25 giugno tornano in libreria il romanzo del 1947 “È stato così” nella versione classica di Frances Frenaye del 1949, e “Caro Michele”, appena ritradotto da Minna Zallman Proctor, editor di Literary Review e premio Pen Poggioli, con un nuovo titolo: “Happyness as Such”.
I due romanzi seguono di due anni la riedizione per il mondo anglosassone del capolavoro autobiografico della Ginzburg, “Lessico Famigliare” del 1963, in una nuova traduzione firmata da Jenny McPhee con l’introduzione di Tim Parks. (ansa)
Il New York Times la definisce “una dei grandi del 900”. Le opere di nuovo in libreria