MILANO – “I miei ladri sono gentiluomini. Entrano in casa, frugano in cerca di cose preziose che non ho (a parte il calendario di Ryan Gosling, ma non ne hanno saputo riconoscere l’inestimabile valore) e poi se ne vanno. Pensate, questa volta sono entrati comodamente dalla porta e hanno dato pure due mandate per richiuderla. Della serie «non si sa mai venissero i ladri»”. La giornalista Selvaggia Lucarelli commenta, così, dal suo profilo Facebook l’ennesima, sgradita, visita alla sua casa di Milano. Non un semplice furto con scasso, però, ma qualcosa di più inquietante, considerata la grave denuncia della giornalista che, giustamente, chiede “lumi” sul possesso delle chiavi da parte dei ladri.
“Ora, amici ladri”, scrive ancora Selvaggia, “appurato che avete le chiavi di casa mia e probabilmente anche quelle dei portoni con videocitofono del palazzo oppure qualcosa che apre e chiude con estrema facilità porte e portoni. Appurato che potreste essere quelli della volta precedente perché siete tornati solo un un paio di stanze, voglio spiegarvi una cosa: non è entrato il sultano del Brunei nella mia vita e non organizzo funerali col cocchio, quindi in questi mesi nessuno mi ha regalato parure di diamanti e non ho nascosto contanti nell’imbottitura del cuscino. Ho avuto anche fidanzati piuttosto tirchi quindi non possiedo neanche una scatola dei ricordi con brillocchi portasfiga e fedine in oro bianco con le iniziali”.
“Per il resto – conclude la giornalista del Fatto Quotidiano – mentre mi preparo a future controffensive dispendiose, ma evidentemente necessarie (e ringraziatemi perché non sto con Stacchio), ve lo dico con molta poesia nel cuore: andate a cagare”. Quindi un post scriptum: “Non cominciate con le cazzate sulle foto delle vacanze su fb e i ladri che sanno che sei via. Lo sanno perché è ferragosto e lo sanno di qualche migliaio di persone ogni estate, solo a Milano”.
Nell’ironia della giornalista, per l’ennesima sgradita “visita”, una gravissima denuncia