ROMA – La “Raitre camorristica” lanciata dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca (che ha rivolto ai giornalisti della terza rete Rai questa esplicita accusa: “Raitre fa camorrismo giornalistico”, ndr), è la ciliegina sulla torta di una stagione di pressioni inaccettabili sulla libertà di informazione. Sembra che uno dei principali interessi del Potere sia quello di usare bastone e carota con i giornalisti e mettere la mordacchia a quelli più scomodi, agendo, di volta in volta, sulle singole trasmissioni, sulle scelte editoriali, sui format o sulle norme generali.
Fa specie che si colpiscano i programmi di approfondimento di Raitre – Presadiretta, Report, Ballarò –, che non hanno mai lesinato in coraggio e rischio. Ma forse non è una scelta casuale.
Ricordiamo che i diritti e i doveri dei giornalisti, non solo del servizio pubblico, sono definiti dalle attuali leggi dello Stato. E ricordiamo che diritti e doveri dei colleghi garantiscono la libera circolazione delle notizie e il diritto costituzionale dei cittadini a essere informati, valore centrale di uno Stato democratico.
Ai colleghi sotto pressione la solidarietà e il sostegno di Stampa Romana e del Sindacato Cronisti Romani.
Associazione Stampa Romana
Sindacato Cronisti Romani