ROMA – La Rai riprende le attività giornalistiche della sede di corrispondenza di Mosca a partire dal 30 marzo. «La sospensione – ricorda viale Mazzini – era stata determinata dalla recente normativa della Federazione Russa che prevede pene detentive per chi diffonde notizie ritenute unilateralmente “non fondate” dalle autorità russe sull’invasione in Ucraina e sulle sanzioni imposte da vari Paesi».
«Dopo un attento esame della normativa e il confronto con le esperienze degli altri network internazionali, nonostante questa legge sia ancora in vigore la Rai – spiega l’azienda – ha ritenuto, comunque, importante riprendere il flusso informativo dalla Federazione Russa».
Per questa ragione «i corrispondenti e gli inviati nella Federazione Russa, con la consueta direzione delle testate giornalistiche, riprenderanno a informare gli italiani dalla Federazione Russa sulle questioni politiche, economiche e sociali, avendo cura di tutelare l’incolumità e l’integrità dell’azione professionale svolta».
Al tempo stesso, la Rai assicura che «continuerà a informare il suo pubblico sull’invasione in Ucraina e sulle sanzioni economiche dei Paesi occidentali alla Federazione Russa, in modo libero e senza condizionamento alcuno, dalle redazioni centrali in Italia e dagli uffici di corrispondenza nei Paesi al di fuori della Federazione Russa». (giornalistitalia.it)
Dal 30 marzo in servizio i corrispondenti e gli inviati nella Federazione Russa