ROMA – “Purtroppo è accaduto un fatto deprecabile. Siamo tutti addolorati: non si può certo essere felici quando quando qualcuno viene licenziato”. Commenta così Franco Siddi, consigliere Rai, la decisione dell’azienda radiotelevisiva di Stato di licenziare il capostruttura di Rai Uno, Antonio Azzalini, per le responsabilità attribuitegli in merito al countdown anticipato della mezzanotte del 31 dicembre scorso durante lo show “L’anno che verrà”.
L’ex segretario generale della Fnsi, auspicando “che non ci siano altri interventi di questo tipo”, aggiunge qualche dettaglio alla decisione presa a viale Mazzini: “Noi, come Cda, avevamo chiesto chiarezza e di agire con rigore e misura perché la Rai dev’essere credibile sempre. Gli organi competenti hanno ritenuto di procedere con questa decisione. Come si qualifica la misura lo stabiliscono gli organi disciplinari e le norme interne”.
L’azienda, nel suo complesso, non ha dubbi: “Gli elementi complessivamente emersi nel corso dell’istruttoria – comunica la Rai – hanno confermato per l’accaduto la piena responsabilità del dirigente, la cui difesa si è basata su argomentazioni non veritiere ed ulteriormente lesive dell’immagine dell’azienda che, a differenza di quanto da lui affermato, non ha mai attuato la prassi di anticipo dell’orario di Capodanno”.
“In seguito all’episodio del countdown anticipato di mezzanotte avvenuto la notte del 31 dicembre nel corso del programma in diretta da Matera ‘L’anno che verrà’ – prosegue la nota di Viale Mazzini – Rai ha immediatamente avviato un’indagine interna per valutare eventuali responsabilità per quanto avvenuto e per il conseguente danno di immagine causato al servizio pubblico radio-televisivo”.
“Dai risultati dell’indagine interna condotta dal direttore del Personale Valerio Fiorespino – aggiunge l’azienda – è emerso che l’anticipo è stato autonomamente deciso dal capostruttura di Raiuno Antonio Azzalini, responsabile editoriale del programma, presente in loco a Matera, a carico del quale è stato aperto un procedimento disciplinare. Azzalini ha quindi richiesto di essere ascoltato dall’azienda, audizione avvenuta la scorsa settimana. Gli elementi complessivamente emersi nel corso dell’istruttoria hanno confermato per l’accaduto la piena responsabilità del dirigente, la cui difesa si è basata su argomentazioni non veritiere ed ulteriormente lesive dell’immagine dell’azienda che, a differenza di quanto da lui affermato, non ha mai attuato la prassi di anticipo dell’orario di Capodanno. Al termine di un’attenta riflessione – conclude la nota di Viale Mazzini – Rai ha deciso dunque di procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro con il dottor Azzalini”.
Intanto Azzalini ha già fatto sapere che impugnerà in sede giudiziaria il licenziamento: “A tal fine ha dato mandato agli avvocati Domenico D’Amati e Giorgio Assumma di predisporre ogni opportuna iniziativa per la tutela dei suoi diritti, con riferimento ai vizi formali e sostanziali ed alle finalità del provvedimento. Al magistrato – spiega ancora l’(ex) capostruttura di Rai Uno – sarà chiesto tra l’altro di acquisire i documenti aziendali che sono stati negati alla difesa in occasione del procedimento disciplinare”.
Per il consigliere “il fatto è deprecabile, ma non si è felici per un licenziamento”