ROMA – La Rai al servizio del Giubileo, o meglio la Rai al servizio della fede. Lunedì 16 dicembre 2024 è una data storica per la Testata Giornalistica Regionale perché esattamente alle 15.20 di quel giorno, su Rai 3, ha preso ufficialmente il via “Tgr Giubileo – Cammini di Speranza”, la nuova rubrica nazionale della Testata Giornalistica Regionale.
Un progetto culturale di grande respiro, che porta la firma di Alessandro Casarin, il direttore che ha subito creduto in questa nuova sfida mediatica e che ha poi passato il testimone al suo successore Roberto Pacchetti. La supervisione è del vicedirettore della Tgr Antonello Perillo, mentre la rubrica è affidata al caporedattore centrale della Tgr del Lazio, Antonella Armentano. Conducono il format Isabella Di Chio e Rosario Carello, con la cura e il coordinamento editoriale di Rossella Alimenti e Paolo Bernardi. Parliamo di un vero e proprio successo di Rai Regione.
Un format assolutamente nuovo, senza precedenti. Venti minuti settimanali in diretta dallo studio di Saxa Rubra della Tgr Lazio, in collaborazione con tutte le redazioni regionali, con collegamenti esterni, ospiti e servizi chiusi per raccontare, fino al 29 dicembre 2025, tutto ciò che ruota attorno al Giubileo. E ognuno di questi appuntamenti – precisa Antonello Perillo – sarà accompagnato da una scheda dedicata a una “parola di speranza”.
La prima puntata del nuovo format ha visto protagonista padre Enzo Fortunato, portavoce della Basilica di San Pietro, in diretta davanti alla Porta Santa aperta da Papa Francesco il 24 dicembre. Ma in scaletta quel giorno anche un approfondimento sull’impegno dell’Arma dei Carabinieri per garantire la sicurezza dei pellegrini in arrivo nella Capitale e un servizio sui gadget per il Giubileo realizzati dalle detenute delle carceri femminili di Lecce e Trani. Efficacissimo l’ospite in studio, il cantautore Amedeo Minghi, che nella sua lunga carriera ha musicato diversi testi sacri.
Puntata di grande successo e di ascolti record anche quella del 23 dicembre scorso. In collegamento con Isabella Di Chio dall’Info Point di via della Conciliazione c’era monsignor Rino Fisichella, pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile dell’organizzazione del Giubileo. In studio, con Rosario Carello, il cantautore Mario Lavezzi, che ha raccontato il suo intenso rapporto con la fede.
Da Agnone, in provincia di Isernia, invece Celestino Barbato ci ha fatto vedere come è stata realizzata, nella Pontificia Fonderia Marinelli, la Campana ufficiale del Giubileo, e dalla Toscana Michaela Barilari ha raccontato la storia della Porta Santa che è stata poi aperta da Papa Francesco il 24 dicembre scorso e che è opera dello scultore Vito Consorti e della storica fonderia di Colle Val d’Elsa.
Ma quel giorno è andato in onda anche un servizio di Rossella Alimenti sui defibrillatori donati alle basiliche papali dalla Fondazione Castelli e un approfondimento della Tgr Lazio sul carcere romano di Rebibbia, dove Papa Francesco il 26 dicembre ha poi aperto una delle Porte Sante.
Nella puntata successiva del 30 dicembre la Tgr Rai ha proposto le immagini più suggestive delle aperture delle Porte Sante nella Basilica di San Pietro e nel carcere di Rebibbia, con il racconto di Rosario Carello. Con il questore di Roma, Roberto Massucci, intervistato da Tommaso Chierici, viene fatto invece il punto sulla sicurezza e i controlli nella Capitale, mentre in collegamento con Donatella Negri da Cesano Boscone, in provincia di Milano, la puntata propone un esempio di speranza e solidarietà che arriva da un istituto dove si assistono bambini, anziani e persone fragili. Ma ancora, dalla periferia di Napoli e da Cava dei Tirreni, nel salernitano, con Claudio Pappaianni arrivano in diretta le voci e le emozioni dei ragazzi degli oratori salesiani che si preparano per il Giubileo degli Adolescenti. Ospite in studio, con Isabella Di Chio, il musicista ed etnomusicologo Ambrogio Sparagna, grande interprete della tradizione popolare, che ha dedicato al Giubileo un progetto musicale intitolato “Chiara Stella”.
Ma perché questa scelta editoriale?
Credo che la risposta sia tutta nel racconto che del Giubileo 2025 fa il direttore di Rai Vaticano, Stefano Ziantoni, che già da mesi manda in onda “Giubileo 2025 – Pellegrini di Speranza”, programma scritto con Nicola Vicenti e già in onda da domenica 28 maggio 2024 alle 24.45 su Rai 1.
«Nel primo anno di preparazione al Giubileo – ha spiegato monsignor Dario Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle scienze sociali – Papa Francesco ci chiede di far riaffiorare nella memoria nel cuore soprattutto i grandi documenti conciliari. Uuno di questi è Inter Mirifica, il decreto che tratta di comunicazione in anni in cui ancora era difficile comprendere la forza esistenziale del dinamismo comunicativo».
«La Chiesa, diciamolo con chiarezza, ha fatto molta strada nel mondo digitale in questi anni e il digitale è un nuovo spazio, un nuovo luogo, per annunciare la speranza», ci ricorda monsignor Lucio Adrian Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione. «È una sfida profonda questa per la Chiesa perché noi – sottolinea Ruiz – siamo in questa cultura, e quindi dobbiamo leggerla, capirla e inserirci, evangelizzare, inculturare, non solo immagini e riflessioni sui social network, ma anche app per programmare e condividere momenti di preghiera, e poi webinar, incontri virtuali e piattaforme».
Concetti assai cari a Papa Francesco e che Massimiliano Menichetti, responsabile della Radio Vaticana, sintetizza in una frase: «la missione della nostra radio è quella di portare la speranza del Vangelo del mondo, non lasciare nessuno da solo, portare la parola la voce del Papa e oggi lo si fa con internet, con i satelliti, con il video, perché oggi la radio si legge, si guarda, si ascolta ma con la radio soprattutto si interagisce».
Eccolo il vero mantra di questa nuova sfida televisiva della Rai Tgr: «Comunicare il Vangelo attraverso la testimonianza resta il centro della missione di un qualunque cristiano». Dunque, anche il nostro. (giornalistitalia.it)
Pino Nano