COMO – «Prima scrive sulle colonne delle sue testate che il giornalismo non deve essere bloccato in redazione e poi, il 2 gennaio, afferma che l’informazione va pagata di più (20 centesimi, l’aumento di prezzo del giornale per le edizioni di Sondrio e Lecco – Como è già da tempo a 1,5 euro) perché è di qualità. Peccato che il direttore della Provincia di Como, Diego Minonzio, dimentichi ancora una volta di spiegare perché non si opponga alla chiusura, anzi la sostenga, delle due storiche redazioni, Sondrio e Lecco, pur mantenendo le edizioni locali. E convenga sulla necessità di concentrare tutti i giornalisti a Como».
È durissimo l’attacco dell’Associazione Lombarda Giornalisti, presieduta da Paolo Perucchini, al direttore della Provincia di Como, Diego Minonzio, al quale rammenta che «le redazioni che presidiano il territorio non servono forse per garantire la qualità dell’informazione offerta? O forse per lui non essere bloccati in redazione significa che al posto dei giornalisti contrattualizzati è meglio usare un esercito di collaboratori precari e magari mal pagati, ultimo simbolo pseudo-liberal di modernità?».
«Spieghi, – incalza l’Alg – il direttore Diego Minonzio: chi beneficerà dell’aumento del prezzo del giornale? Perché i lettori di Sondrio e Lecco devono sborsare 20 centesimi in più ogni giorno se le redazioni sui loro territori verranno chiuse? Come garantirà Minonzio la qualità dell’informazione nei territori lecchesi e valtellinesi senza i giornalisti delle redazioni a Sondrio e Lecco?».
Il sindacato dei giornalisti lombardi ritiene che «l’aumento dei prezzi delle due edizioni vada reinvestito nella qualità e quindi nelle redazioni. Troppe volte abbiamo visto nuovi introiti utilizzati per coprire bilanci in rosso e generare bonus destinati a dirigenti (anche giornalisti)».
«In un’azienda che fa capo a una proprietà per la maggioranza di ispirazione cattolica, tra l’altro, è difficile immaginare – insiste l’Alg – che la logica del profitto sia prevalente rispetto ai valori sociali. Auspichiamo, quindi, che La Provincia di Como, Lecco e Sondrio nelle prossime settimane sappia davvero salvaguardare la qualità dell’informazione offerta, tanto pomposamente sbandierata dal suo direttore e che quest’ultimo difenda pubblicamente sui territori di Sondrio e di Lecco la presenza delle due redazioni e di tutti i giornalisti che vi lavorano.
In altro modo – conclude l’Associazione Lombarda Giornalisti – non solo si tradiscono i valori che a “paginate” si vogliono difendere, ma anche i lettori lecchesi e valtellinesi a cui ci si rivolge per giustificare la loro maggiore spesa quotidiana». (giornalistitalia.it)