SASSARI – «La Nuova Sardegna festeggerà il suo compleanno il 9 agosto, ma siamo già abbondantemente dentro il 130° anno di vita del giornale ed è tempo di cominciare le celebrazioni». Il quotidiano diretto da Antonio Di Rosa, edito da DBInformation, annuncia così l’inizio delle celebrazioni per festeggiare lo storico traguardo del giornale fondato il 9 agosto 1891 da intellettuali e politici sassaresi, democratici e progressisti, che mandarono in stampa il primo numero di quello che sino al 17 marzo 1892 era un settimanale e divenne un quotidiano.
Tra i suoi fondatori Enrico Berlinguer, nonno dell’omonimo storico segretario del Pci, Pietro Satta Branca, Giuseppe Castiglia e Antonio Stara. Chiusa nel 1926 dal regime fascista, riprese le pubblicazioni nel 1947. Vent’anni dopo la comprò l’imprenditore Nino Rovelli, che controllava anche L’Unione Sarda, Momento Sera, Il Giornale di Calabria e l’agenzia di stampa AdnKronos.
Redazioni a Cagliari, Nuoro, Olbia e Oristano oltreché a Sassari, dal 1980 La Nuova fa capo al Gruppo Editoriale L’Espresso, che nel 2016 l’ha ceduta in affitto di ramo d’azienda alla DBInformation.
Dunque, pubblicata per la prima volta come settimanale nel 1891, La Nuova esce in edizione quotidiana a partire dal 17 marzo 1892. Vede finire un secolo, ne vive un altro durante il quale si deve fermare vent’anni per i soprusi del regime fascista, entra nel terzo millennio forte della sua tradizione cartacea ma pronta a lanciarsi nell’avventura di internet. Nel 2021 raggiunge ogni giorno centinaia di migliaia di lettori divisi tra il giornale, il sito web e le pagine sui social network.
Ma come sono stati per i sardi questi 130 anni con La Nuova Sardegna? La risposta arriva dalla prima grande iniziativa del giornale per festeggiare lo storico compleanno e arricchire l’offerta ai lettori. Da mercoledì prossimo, 3 febbraio, sarà in edicola (a 12,50 euro più il prezzo del quotidiano) il libro realizzato per l’occasione dall’editore DBInformation, e che si intitola proprio “130 anni con La Nuova Sardegna”. Dodici firme prestigiose, precedute dalla prefazione del direttore Antonio Di Rosa, raccontano e analizzano «centotrent’anni di eventi e cambiamenti di un giornale che ha accompagnato la vita della Sardegna, sempre dalla parte dei cittadini. Anche oggi. Più che mai oggi. E sicuramente anche in futuro».
Si parte con il capitolo dedicato alla vita culturale nell’isola: “Breve, e probabilmente incompleto, repertorio degli esordi letterari sardi” di Marcello Fois, da “De profundis” di Salvatore Satta a “Naccheràs” di Ilenia Zedda.
Quando si parla di Sardegna non si può dimenticare il fondamentale apporto dato dai politici isolani all’Italia, con due presidenti della Repubblica e tante altre personalità di spicco: di questo parla il giornalista Pasquale Chessa in “Storia politica della Sardegna”. La crescita dell’isola lungo tre secoli è al centro di “Breve storia economica quantitativa della Sardegna: 1891-2011” di Luca Deidda, docente all’Università di Sassari e commentatore della Nuova. Sulla prima pagina del giornale è spesso presente anche la scrittrice Vanessa Roggeri, che fa il punto su “La condizione femminile in Sardegna dal 1891 a oggi”.
Due capitoli li firma Piero Mannironi, ex inviato della Nuova: il primo è dedicato alla gloriosa storia della Brigata Sassari, con uno scritto dell’attuale comandante, il generale Andrea Di Stasio; nel secondo, “Il banditismo e i sequestri di persona”, si rievoca anche quel giorno del 1987 in cui La Nuova Sardegna segnò una svolta nella lotta contro i “ladri di uomini”: il giornale decise di non pubblicare una lettera spedita dagli autori di un sequestro, come si era fatto sino ad allora in nome del diritto-dovere di cronaca. A una risorsa fondamentale per l’isola è dedicato “Storia del turismo”, dell’ex assessore regionale Barbara Argiolas.
Altri due temi centrali nella vita della Sardegna sono affrontati da docenti universitari: Mauro Coni (Cagliari) analizza “Le reti di trasporto e il territorio”, mentre Roberto Furesi e Pietro Pulina (Sassari), entrambi commentatori della Nuova, parlano del “Sistema agro-alimentare: la lezione della storia”.
Gli ultimi quattro capitoli sono dedicati ad argomenti più leggeri, ma non per questo meno importanti: “La gastronomia sarda dal 1891”, di Giovanni Fancello, collaboratore del nostro giornale; i due grandi trionfi dello sport sardo: “Dinamo triplete: leggenda biancoblù” e “Il Cagliari di Gigi Riva”, con le firme dei giornalisti della Nuova Andrea Sini e Mario Carta; “Torres: gioie e dolori rossoblù”, di Andrea Sini. (giornalistitalia.it)