Presentato alla Fnsi il processo di trasformazione da associazione a fondazione e Sms

La nuova Casagit sarà sempre dei giornalisti

Disco verde della Fnsi alla trasformazione della Casagit: da sinistra Daniele Cerrato e Raffaele Lorusso

ROMA – La Casagit si prepara a intraprendere un percorso di trasformazione della propria natura giuridica. Il progetto che, il 10 e 11 aprile prossimi, sarà portato all’attenzione dell’Assemblea dei delegati della Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani, è stato illustrato oggi a Roma, nella sala “Walter Tobagi” di Corso Vittorio Emanuele II, dal presidente e dal direttore generale della Casagit, Daniele Cerrato e Francesco Matteoli, alla Giunta Esecutiva della Fnsi e alla Consulta delle Associazioni regionali di Stampa.
Presenti, tra gli altri, il direttore della Fnsi, Giancarlo Tartaglia, e il segretario generale aggiunto Carlo Parisi, che rappresenta la Fnsi nel Consiglio di amministrazione della Casagit, il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, ha posto l’accento su “un processo complesso che, dopo 45 anni, chiama la Casagit ad una evoluzione necessaria per la propria sopravvivenza. Il confronto costante con i vertici della Cassa, con l’ausilio dei pareri di giuristi ed esperti della materia, consentirà di intraprendere un percorso che permetterà di salvaguardare il patrimonio, assicurare un adeguato livello di prestazioni ai giornalisti, agire sul mercato per offrire servizi anche ad altre categorie di professionisti e di lavoratori. Serve un processo di trasformazione ambizioso che deve consentire alla Cassa di operare sul mercato in un periodo medio-lungo con una governance saldamente nelle mani dei giornalisti, senza mettere in discussione né la centralità dell’assistenza, né la salvaguardia del patrimonio e neppure l’originario spirito di solidarietà fra gli iscritti”.
La crisi generalizzata dell’editoria, caratterizzata da un aumento di giornalisti pensionati, dalla diminuzione dei giornalisti attivi, dalla riduzione del monte retributivo complessivo, oltre che di quello medio provocato da un generalizzato ricorso agli ammortizzatori sociali, crea condizioni prospettiche di crisi circa il mantenimento delle attuali condizioni di intervento della Casagit. Secondo le più recenti previsioni tecnico attuariali la sostenibilità della Cassa non potrebbe andare oltre il 2026, a meno di non ridurre sostanzialmente le prestazioni o aumentare le contribuzioni.
Da questi elementi è emersa la necessità di prevedere un allargamento della Casagit, attraverso la sua trasformazione giuridica, che consenta di aumentare la platea dei possibili fruitori delle prestazioni, ferma restando la sua centralità quale strumento di intervento contrattuale a tutela della categoria giornalistica.

Il segretario generale aggiunto Fnsi, Carlo Parisi, all’Assemblea Casagit

In questa ottica la Casagit ha individuato, con l’ausilio di interventi tecnici sui quali la Fnsi ha espresso il proprio parere, un percorso suddiviso in più fasi che parta dalla costituzione di una fondazione a cui conferire (tutto o in parte) il patrimonio attualmente esistente e la gestione della Casagit Servizi. La fondazione sarebbe un soggetto giuridico autonomo con lo scopo di fornire servizi socio-assistenziali ai giornalisti e assicurare interventi ed erogazioni straordinarie. All’interno della fondazione opererebbe la Commissione permanente. La conferma di Casagit Servizi come srl, il cui Cda potrebbe essere nominato dal Cda della fondazione e i cui proventi rientrerebbero nel patrimonio della fondazione.
La Casagit, in quanto erogatore di servizi e prestazioni, assumerebbe la forma giuridica di Società di Mutuo Soccorso, della quale la Fnsi assumerebbe il ruolo di “socio sostenitore”. La Casagit Sms garantirebbe ai soci giornalisti le attuali prestazioni, ma stipulerebbe convenzioni in regime di “mutualità mediata” con altri fondi o casse, mediante la costituzione di un rapporto associativo. Potrebbe costituire un “fondo pluriaziendale” in grado di fornire assistenza sanitaria a collettività di lavoratori che non hanno un loro specifico fondo. E potrebbe anche costituire un fondo ad adesione individuale.

Giancarlo Tartaglia

Questo percorso ha tenuto conto delle osservazioni formulate nel corso del confronto di questi mesi da Fnsi e Casagit. Adesso si rende necessario verificare le ulteriori fasi di realizzazione del progetto che devono tener presente due fondamentali esigenze: la prima, quella di garantire in tutte le nuove unità giuridiche che si vengono a creare la presenza della Federazione della Stampa, in quanto titolare dei contratti nazionali di lavoro (e della misura percentuale di contribuzione), che costituiscono la fonte principale di alimentazione del patrimonio Casagit destinato all’assistenza sanitaria integrativa. La seconda, quella di individuare momenti permanenti di confronto tra la Federazione della Stampa e le singole strutture giuridiche al fine di garantire, nel rispetto del principio di solidarietà, una situazione di prestazioni omogenee per tutta la categoria dei giornalisti. (giornalistitalia.it)

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