REGGIO CALABRIA – La proposta di legge C. 734 “Disposizioni per la tutela e la promozione della lingua italiana e istituzione del Comitato per la tutela, la promozione e la valorizzazione della lingua italiana”, presentata il 23 dicembre 2022 e assegnata alle Commissioni riunite I Affari Costituzionali e VII Cultura in sede Referente il 31 marzo 2023, riprende una battaglia intrapresa quasi trent’anni fa in Parlamento.
Lo ricorda l’on. Natino Aloi, docente di filosofia e giornalista pubblicista, che nel 1994, nella sua qualità di Sottosegretario di Stato alla Pubblica Istruzione del I Governo Berlusconi, aveva istituito e presieduto una commissione in difesa della lingua italiana composta dai più illustri linguisti del tempo, tra i quali l’on. Tullio De Mauro, Francesco Sabatini, Luca Serianni, Scevola Mariotti, Giovanni Nencioni (all’epoca presidente dell’Accademia della Crusca), Tullio Masneri e Aldo Maria Morace. Commissione che, dopo diverse riunioni, aveva interrotto i lavori a causa della conclusione anticipata della legislatura.
L’attuale proposta, finalizzata a bandire i termini stranieri dagli atti ufficiali della pubblica amministrazione, ricordando che «la lingua italiana è la lingua ufficiale della Repubblica, che ne promuove l’apprendimento, la diffusione e la valorizzazione, nel rispetto della tutela delle minoranze linguistiche”, è firmata dai deputati Fabio Rampelli, Enzo Amich, Salvatore Caiata, Monica Ciaburro, Luciano Ciocchetti, Beatriz Colombo, Fabrizio Comba, Riccardo De Corato, Elisabetta Gardini, Eliana Longi, Giovanni Maiorano, Marina Marchetto Aliprandi, Massimo Milani, Fabio Pietrella, Barbara Polo, Emanuele Pozzolo, Fabrizio Rossi, Guerino Testa, Andrea Tremaglia, Maria Immacolata Vietri e Gianluca Vinci. (giornalistitalia.it)
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