MILANO – In Lombardia la domanda di informazione locale è molto forte e coinvolge l’86% dei cittadini. L’offerta informativa regionale conta 589 imprese, per un totale di 12.742 dipendenti, di cui quasi 4 mila giornalisti.Le tv locali fatturano complessivamente 3,04 miliardi di euro, le radio 175,5 milioni, i quotidiani 777 milioni circa, mentre i ricavi dell’informazione locale online ammontano a 573,9 milioni di euro.
Il totale del fatturato dei media regionali è, quindi, intorno ai 4,5 miliardi di euro: la parte più significativa arriva dalla vendita dei contenuti (2,89 miliardi), il resto da pubblicità (1,33 miliardi) e altri ricavi (0,34 miliardi).
Sono le principali evidenze della ricerca dell’Agcom sul sistema informativo lombardo presentata in occasione della prima conferenza sullo stato dell’informazione locale in Lombardia, organizzata dal Corecom.
Nelle prossime settimane, il Corecom lombardo convocherà quattro tavoli tecnici con gli operatori dei media locali – tv, radio, carta stampata e web – per formulare proposte che metterà a disposizione del Consiglio e della Giunta lombarda e del sottosegretario all’Editoria, Vito Crimi.
“Stiamo assistendo al periodo di crisi più duro che i mezzi di comunicazione classici come radio, tv e giornali hanno attraversato dal dopoguerra ad oggi. Da qui l’esigenza avvertita dal Corecom Lombardia di affrontare il tema”, ha spiegato il presidente Marianna Sala.
“Il Consiglio regionale si augura una partecipazione significativa – ha commentato il presidente Alessandro Fermi – con l’obiettivo di avere da questi tavoli proposte concrete e sostenibili da poter inserire in un provvedimento legislativo”. (ansa)
La reclama l’86% dei cittadini. In regione presenti 589 imprese e 4mila giornalisti
La Lombardia ha sete di informazione locale
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Bisogna far capire alla gente che un giornale costa quanto un caffè, ma per molti è meglio bere due caffè e leggere il giornale gratis al bar. Copie in calo costante, e pochi giovani tra i lettori. Bisogna intervenire già a livello di scuole elementari e coinvolgere anche gli insegnanti, a patto che il giornale lo leggano almeno loro…