Rossi: “Al fianco del Paese e della democrazia”. A Stefania Battistini l’applauso più lungo

La grande festa della Rai in Parlamento

L’intervento di Giampaolo Rossi, amministratore delegato della Rai

ROMA – Invitato per la festa che la Camera dei Deputati ha organizzato per i 100 anni della radio e i 70 della televisione, condotta dal “principe delle dirette Rai” Bruno Vespa, l’amministratore delegato Giampaolo Rossi ha parlato di una “giornata storica” per la vita dell’azienda.
«Non è un caso – sottolinea Giampaolo Rossi – che celebriamo la Rai nel luogo principale della democrazia e della sovranità. La Rai in questi decenni ha accompagnato trasformazioni sociali e culturali del nostro Paese, anche a volte le convulsioni e le contraddizioni ma attraverso questa straordinaria forza di raccontare in maniera plurale la bellezza e l’identità dell’Italia».
“Rai: una grande storia italiana”. Già il titolo della manifestazione, scelto personalmente – ci dicono a Viale Mazzini – dal presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, dà l’idea della grandeur di questo evento istituzionale che ha coinvolto e commosso tutti quelli che erano presenti in aula.

Bruno Vesta e Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei deputati

«Credo – esordisce Giampaolo Rossi – sia doveroso fare un ringraziamento ai grandi creatori del nostro immaginario, agli uomini e alle donne Rai che in questi decenni, soprattutto quelli dietro le quinte, hanno consentito alla Rai di diventare uno dei più grandi broadcaster tv d’Europa».
«La Rai – spiega l’amministratore delegato – in questo modo guarda al passato ricordandoci ciò che noi siamo e si proietta verso il futuro con le sfide della modernità e dei nuovi linguaggi, anche con quelle forme di fruizione che speriamo riusciranno a catturare le giovani generazioni, esattamente come le giovani generazioni furono costruite nel loro immaginario nel passato. È questa da oggi la grande sfida della Rai a fianco del Paese e della nostra democrazia».
Nel corso dell’evento, a cura di Rai Parlamento, sono stati proiettati alcuni filmati – realizzati da Rai Cultura – dei momenti salienti della storia radiotelevisiva: gli albori della tv, le cronache dei più importanti fatti, le imprese sportive, le scoperte scientifiche, le fiction di maggior successo, i programmi di intrattenimento più iconici.

Stefania Battistini intervistata da Bruno Vespa

Tra gli ospiti d’onore presenti alla Camera c’è anche la giornalista del Tg1 Stefania Battistini, icona del giornalismo di guerra, e su cui pende un mandato di arresto da parte della Russia di Putin per aver fatto bene e soltanto il suo lavoro di cronista e di inviata di guerra.
Alla domanda di Bruno Vespa su questa sua lunga esperienza di inviata di guerra, Stefania Battistini spiega il senso del suo lavoro in poche battute, ma è quanto basta perché la Camera dei deputati le dedichi l’applauso più lungo della giornata.

Stefania Battistini

«La mia esperienza al fronte di guerra – afferma Stefania Battistini – mi ha fatto apprezzare ancora di più il fatto di poter di vivere in un Paese democratico come il nostro che fa della libertà di stampa un pilastro». Poi la giornalista, con grande nonchalance ma con la sua classe di sempre, ricorda «tutte quelle figure che in Rai lavorano nelle retrovie, come i fixer, gli autisti, i tecnici, e che grazie ai quali sono poi possibili i tanti dossier giornalistici che ogni sera arrivano nelle case di milioni di italiani».
Ma questa, sia per lei che per Bruno Vespa, è anche l’occasione ideale per ricordare Ahmad Akil Hamzeh, l’autista stroncato da un infarto mentre era in servizio in Libano con l’inviata del Tg3 Lucia Goracci e l’operatore Marco Nicois.
La battuta conclusiva della Battistini la dice poi lunga sul nostro lavoro, e sulla passione che ci lega a questo nostro mondo dell’informazione: «Mi hai detto – dice Stefania a Bruno Vespa – che a 80 anni pagheresti per stare al fronte con noi» e Bruno Vespa, senza alcuna esitazione, risponde: «Lo farei subito».

La Camera dei deputati

Ad aprire la manifestazione in onore di “Mamma Rai”, è stato invece il discorso introduttivo del presidente Lorenzo Fontana che ha ricordato che la Camera dei Deputati ha ospitato la cerimonia celebrativa della prima trasmissione radiofonica italiana, andata in onda il 6 ottobre 1924, e l’inizio della programmazione televisiva, avvenuto il 3 gennaio 1954. «Due date – ricorda il presidente Fontana – che hanno segnato una svolta epocale per l’Italia».

Roberto Sergio e Simona Agnes

«La radio e la televisione – ripete il presidente della Camera – hanno contribuito al progresso sociale e culturale del nostro Paese, rivelandosi preziosi strumenti di coesione e di crescita delle nostre comunità. Ma non solo questo. Il Servizio pubblico radiotelevisivo ha assolto – e assolve tuttora – il proprio compito istituzionale, nel rispetto del pluralismo. In un mondo sempre più interconnesso e ormai pienamente entrato nell’era digitale, la Rai sta affrontando sfide ambiziose. Lo sviluppo di tecniche e di linguaggi nuovi e la presenza in rete testimoniano la sua capacità di innovazione, fattore essenziale di fronte alle complessità del nostro tempo».
«Il Servizio pubblico radiotelevisivo – aggiunge Fontana – custodisce, dunque, il passato e il presente di una grande storia italiana. Una storia che prosegue nel futuro, rinnovando il proprio impegno a informarci e a ispirarci, nel rispetto dei valori e delle tradizioni che rendono l’Italia unica al mondo».

Francesca Chillemi e Bruno Vespa

Alla manifestazione tante le personalità e gli ospiti presenti. Con Fointana il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, quindi per la Rai l’amministratore delegato Giampaolo Rossi, il direttore generale di Rai Corporate, Roberto Sergio, e i nuovi componenti del Consiglio di amministrazione.

Maria Elettra Marconi e Lorenzo Fontana

Tra i protagonisti dell’evento anche Maria Elettra Elena Anna Marconi, figlia di Guglielmo Marconi, Milly Carlucci, Francesca Chillemi, Carlo Conti, Giacomo Giorgio, Massimiliano Ossini, Sveva Sagramola, Marco Tardelli, Francesca Porcellato, Giorgio Zanchini.
L’evento è ancora disponibile sulla webtv e sul canale satellitare della Camera dei Deputati. (giornalistitalia.it)

Pino Nano

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