Gli imprenditori potrebbero rilevare la testata assegnata dal Tribunale alla Ecologica spa

La Gazzetta del Mezzogiorno, rispunta Angelucci

BARI – Il Tribunale fallimentare di Bari ha omologato la proposta di concordato della società Ecologica spa del gruppo Miccolis, nell’ambito della procedura fallimentare della società Mediterranea, proprietaria della Gazzetta del Mezzogiorno, e non ci sarà alcun reclamo.
La Ledi Servizi Editoriali di Bari ha, infatti, reso noto che «non procederà con l’impugnazione del provvedimento e non farà alcun tipo di reclamo. Nel contempo augura alla nuova gestione lunga vita imprenditoriale».
Con la decisione dei giudici fallimentari, che hanno rigettato l’opposizione della società Ledi srl degli imprenditori Ladisa, è stato così stabilito che sarà Ecologica il futuro editore della testata, che non è più in edicola dall’1 agosto scorso e, di conseguenza, tutti i lavoratori in cassa integrazione a zero ore. La proposta di Ecologica, che ha ottenuto il voto dei creditori, prevede il pagamento integrale dei crediti chirografari, ad accezione dei creditori della fallita Edisud, la vecchia società editrice del giornale, soddisfatti al 50,384%.
La società del gruppo Miccolis si è, inoltre, impegnata ad acquistare l’archivio, mantenere i livelli occupazionali di giornalisti e poligrafici senza procedere a licenziamenti per 24 mesi, attivando eventuali prepensionamenti.
La proposta è stata garantita con 2 milioni di euro tramite assegni circolari, la metà dei quali, come emerso dagli accertamenti della Guardia di Finanza, proveniente dal conto corrente di una diversa società, la Cisa dell’imprenditore tarantino Antonio Albanese.

Il Tribunale di Bari

Sul punto, evidenziato da Ledi nella opposizione alla omologa, il Tribunale, ritenendolo “irrilevante”, spiega che la proposta prevedeva «ab origine la possibilità di costituire una newco partecipata da Ecologica» e che «l’apporto di somme potrebbe presumibilmente preannunciare la futura partecipazione del terzo alla società di nuova costituzione, ma trattasi di circostanza neutra rispetto all’adempimento della proposta concordataria».
Il Comitato di redazione ritiene che la decisione del Tribunale di Bari rappresenti «uno spiraglio di luce per tutti i giornalisti della Gazzetta dopo anni di buio e sofferenze. Il provvedimento spazza via ogni incertezza e qualsiasi polemica, ora siamo pronti a lavorare con il nuovo editore per riportare in edicola il nostro giornale».

Antonio Angelucci

Secondo alcune indiscrezioni rese note dall’Adnkronos, La Gazzetta del Mezzogiorno potrebbe finire in mano agli Angelucci, già editori dei quotidiani Libero, Il Tempo e Corriere dell’Umbria.
L’agenzia di stampa diretta da Gian Marco Chiocci rivela che gli Angelucci sarebbero interessati a rilevare la testata e a permettere allo storico giornale pugliese di tornare in edicola. Se così fosse  potrebbe addirittura riprendere quota anche l’ipotesi che alla direzione del quotidiano di Bari possa essere chiamato un giornalista locale che negli ultimi tempi è stato impegnato in altre attività. (giornalistitalia.it)

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