BARI – La Gazzetta del Mezzogiorno festeggia il 130° compleanno con una serie di manifestazioni che prendono il via domani, lunedì 26 giugno, alle ore 19.30 al Teatro Petruzzelli di Bari, con ingresso libero. “Un traguardo, una festa, un anniversario che – annuncia il quotidiano di Bari – ci permette di riflettere guardando indietro e al futuro”.
Il giornale ha organizzato una serie di manifestazioni che toccheranno le città di Puglia e Basilicata in cui la «Gazzetta» fa sentire da tanto tempo la sua voce. Un viaggio “per coniugare il racconto di questo percorso attraverso alcune parole chiave e attraverso le voci di intellettuali, artisti, sociologi, economisti e varie personalità. Un modo per «festeggiare» una tappa di un lunghissimo viaggio nel Tempo e nella Storia, senza mai perdere di vista l’analisi, la socializzazione e l’incontro diretto tra lettori e forze attive nel campo sociale”.
Ci sarà un documentario, ci saranno le immagini delle pagine storiche del giornale e soprattutto un dialogo a più voci: con il direttore della «Gazzetta» Giuseppe De Tomaso, sul palco: il giornalista e regista teatrale Michele Mirabella, lo scrittore Gianrico Carofiglio, il saggista Gianfranco Dioguardi, il pianista Emanuele Arciuli, l’attore e regista Sergio Rubini, presentati da Nicoletta Virgintino.
La parola su cui La Gazzetta del Mezzogiorno chiamerà a confrontarsi gli ospiti è «Identità», “un concetto chiave del nostro territorio. Con la voglia di approfondire le sfide per un nuovo Sud”.
L’editoriale del Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella: “Una storia di libertà”
I 130 anni della Gazzetta del Mezzogiorno sono un motivo di orgoglio, non soltanto per coloro che ogni giorno lavorano all’ideazione, alla fattura e alla diffusione del giornale, ma anche per Bari, per la Puglia e la Basilicata, che costituiscono le aree tradizionali del suo radicamento.
In questa occasione sono particolarmente lieto di unirmi alle vostre celebrazioni, e desidero rivolgere al direttore, all’editore, ai giornalisti e a tutti i dipendenti della Gazzetta un saluto caloroso, nella certezza che anche questo giorno di festa sarà per voi un punto di ripartenza.
Avere alle spalle una lunga e nobile storia dà forza a chi oggi porta il testimone. Ma questa ricchezza e questi valori comportano anche una responsabilità. Verso se stessi, verso i propri lettori, verso le città e i territori che hanno nel giornale un punto di riferimento e uno strumento importante per informarsi e riflettere.
I 130 anni della Gazzetta racchiudono una storia di libertà. E questa libertà – che è sempre l’anima di un giornale – resta fondamentale per la democrazia del Paese e per la qualità della vita di tutti i cittadini. Voglio augurare a tutti voi, e ai vostri lettori, di procedere con entusiasmo e fiducia verso il futuro.
Sergio Mattarella