POTENZA – Quali iniziative intende intraprendere il Governo «per scongiurare la chiusura della Gazzetta del Mezzogiorno, quale importante voce dell’informazione, in particolare del Sud Italia, affinché nel nostro Paese il campo dell’editoria e del pluralismo dell’informazione possa continuare ad esser assicurato?». A chiederlo, con un’interrogazione al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è il deputato Vito De Filippo, giornalista eletto nel Collegio plurinominale della Basilicata nelle liste Pd e adesso confluito nel gruppo di Italia Viva.
«La Gazzetta del Mezzogiorno – evidenzia De Filippo – rischia seriamente di chiudere. Reduce dal commissariamento giudiziario dovuto ad una vicenda che ha coinvolto l’editore siciliano Mario Ciancio Sanfilippo, a cui dopo quasi due anni il tribunale di Catania ha restituito i beni tra i quali anche La Gazzetta del Mezzogiorno, il giornale assiste in questi giorni a quello che potrebbe essere il colpo di grazia: lo stesso editore, infatti, ha comunicato la volontà di mettere in liquidazione la Edisud Spa, la società editrice del quotidiano».
Il 9 giugno si terrà, infatti, la prima udienza in tribunale, mentre il 25 maggio è in programma l’udienza sulla rinuncia al concordato in bianco già «avallato» dall’azionista di minoranza di Edisud, Valter Mainetti.
«Tutto il corpo redazionale – ricorda il deputato giornalista lucano – sperava che con la restituzione della Gazzetta all’attuale editore potesse partire finalmente una stagione di rilancio dopo mesi di sacrifici, motivo per il quale i giornalisti hanno sopportato il peso di una pesante politica di tagli occupazionali per tutelare il loro lavoro e la storia del giornale, che ha attraversato due guerre mondiali raccontando problemi, vittorie e sconfitte del territorio».
«In sostanza, – denuncia De Filippo – la famiglia Ciancio Sanfilippo sta abbandonando la testata dopo averlo fatto anche il socio di minoranza della Edisud, l’uomo d’affari Valter Mainetti, che ha presentato un concordato per il salvataggio del quotidiano e poi lo ha ritirato senza più dare notizie di sé; tutto ciò dopo che l’Assemblea dei soci della Edisud, società editrice della «Gazzetta» è andata deserta. A mancare l’appuntamento strategico, qualche giorno fa, è stata la famiglia Ciancio Sanfilippo – proprietaria della quasi totalità delle azioni della Spa – alla quale spettava nominare il nuovo Consiglio di amministrazione».
«L’istanza di fallimento – rileva De Filippo – coincide anche – per un ineffabile scherzo del destino – con la pubblicazione del report dei dati Audiweb che conferma, anche nel mese di marzo, le ottime performance del sito de La Gazzetta del Mezzogiorno certificando il raddoppio degli utenti unici medi giornalieri rispetto a febbraio e colloca la testata al 42° posto nelle prime 100 testate on line nazionali. Dato da leggere anche con i dati Audipress che confermano la leadership dell’informazione del giornale in Puglia e Basilicata».
«Rischia di chiudere così – sottolinea il deputato lucano – un’esperienza che è iniziata quasi 133 anni fa e che ha segnato la vita di generazioni di pugliesi e lucani. Se ciò accadesse sarebbe un grave colpo non solo al pluralismo dell’informazione, ma anche al territorio di due regioni, Puglia e Basilicata, in cui il giornale rappresenta una voce importante e autorevole».
Ricordando che, «in questo contesto i giornalisti intendono costituirsi in cooperativa per eventualmente trattare con un acquirente» e che «altre soluzioni potrebbero essere quelle di favorire l’introduzione di uno scudo finanziario o la strada di un’amministrazione straordinaria», Vito De Filippo chiede, dunque, al presidente Conte «se è a conoscenza degli avvenimenti di cui in premessa e quali iniziative intende intraprendere, nell’ambito delle proprie competenze, per scongiurare la chiusura della Gazzetta del Mezzogiorno». (giornalistitalia.it)