VENEZIA – «Concedetemi qualche momento per dedicare alcune parole a una persona che è all’apice dei miei pensieri, che, come dice Dante “imparadisa” la mia mente. La mia attrice prediletta Nicoletta Braschi, alla quale non posso nemmeno dedicare questo premio, perché questo premio è suo. È tuo, ti appartiene, lo dedicherai tu a chi vorrai.
Abbiamo fatto tutto insieme per 40 anni, produzione, interpretazioni, ideazioni dei film. Quanti film abbiamo fatto? Come si fa a misurare il tempo in film? Io conosco solo una maniera di misurare il tempo, con o senza di te. Ce lo possiamo dividere questo Leone, io mi prendo la coda e a te lascio le ali.
Se qualche volta nel lavoro che ho fatto qualcosa ha preso il volo è grazie a te, al tuo talento, al tuo mistero, al tuo fascino, alla tua bellezza, al tuo talento di attrice, alla tua femminilità. Le donne sono un mistero senza fine che non comprendiamo, aveva ragione Groucho Marx a dire che “gli uomini sono donne che non ce l’hanno fatta”.
Se qualcosa di buono l’ho fatto nella mia vita è stato sempre attraversato dalla tua luce. La prima volta che ti ho conosciuto emanavi talmente tanta luce che ho pensato che Nostro Signore avesse voluto adornare il cielo di un altro sole. È stato proprio un amore a prima vista, anzi a ultima vista, anzi a eterna vista».
Roberto Benigni
Leone d’Oro alla Carriera
78ª Mostra del Cinema di Venezia, 1 settembre 2021