LONDRA (Gran Bretagna) – Direttore per un mese. Meghan Markle, duchessa del Sussex, fresca sposa del principe Harry, fermerà il prossimo numero della rivista Vogue. Quella di settembre è l’uscita più importante del giornale. L’iniziativa potrebbe sembrare bizzarra. Giornalista a tempo? In realtà, alla duchessa di Sussex era stata proposta un’intervista che sarebbe stata corredata da una sua fotografia in prima pagina. Meghan Markle ha declinato l’offerta. Era già stata troppo criticata per i suoi atteggiamenti sopra le righe e apparire in esclusiva su Vogue le avrebbe attirato altre contestazioni. Invece, firmare un numero del mensile le avrebbe consentito di spezzare una lancia a favore del mondo femminile. Oltretutto la duchessa del Sussex non è estranea al mondo del giornalismo.
Certo, è conosciuta per le sue apparizioni in pellicole cinematografiche e in serie televisive (in particolare, la fortunata edizione di “Usa network Suites” del 2011). Però, ha studiato Scienze della comunicazione, ottenendo anche lusinghieri risultati. E, per un lungo periodo, ha firmato articoli e commenti come blogger per la testata “The Tig”, che aveva personalmente fondato, occupando l’incarico di capo redattore responsabile.
Questa sua esperienza nel mondo del giornalismo le ha consentito di affrontare con scioltezza la composizione del numero di settembre di Vouge. Infatti, la duchessa ha diviso la copertina in tanti quadratini dedicandoli a personaggi femminili che, in qualche modo, si sono resi protagonisti. Per esempio Salma Hayek e Jane Fonda, entrambe attrici di Hollywood, e ancora Greta Thunberg, la paladina delle lotta al riscaldamento ambientale, mentre, per la politica, ha scelto la premier neozelandese Jacinda Ardern. Infine, c’è spazio anche per un’intervista a Michelle Obama.
La scelta di dirigere il giornale per un mese per sfuggire le polemiche ha, però, raggiunto l’obbiettivo solo in parte. Perché le scelte della duchessa, pur generalmente apprezzate, qualche contestazione l’hanno provocata comunque. Qualcuno ha sottolineato che, fra le figure femminili citate in copertina, mancano quelle del mondo della scienza e della ricerca medica. Qualcun altro, invece, ha rilevato che la copertina di Vogue firmata da Meghan è un po’ troppo simile a quella del libro “The Game Changers” di Samantha Bratt e Steth Adams. Non resta che attendere a settembre l’uscita del giornale. (giornalistitalia.it)