DUBAI (Emirati Arabi Uniti) – La famiglia di Jamal Khashoggi, il giornalista del Washington Post assassinato nel consolato saudita a Istanbul nell’ottobre scorso, ha negato di aver trovato un accordo con le autorità saudite, dopo che è girata la notizia di pagamenti mensili a cinque zeri ai figli come risarcimento.
«Al momento, il processo è in corso e non c’è stata nessuna discussione in merito ad un accordo», si legge in un comunicato sul profilo Twitter di Salah Khashoggi, figlio del giornalista ucciso.
All’inizio di aprile, il Washington Post aveva svelato che i figli del giornalista saudita dissidente (due maschi e due femmine) avrebbero ricevuto case da 4 milioni di dollari ciascuna e pagamenti mensili a cinque zeri da Riad come risarcimento.
La mossa rientrerebbe nella strategia dell’Arabia Saudita per spingerli a non fare dichiarazioni pubbliche sull’omicidio del padre che le intelligence Usa e di Ankara hanno attribuito come mandante al principe saudita Mohammed bin Salman, conosciuto anche come Mbs, considerato l’uomo più potente del Paese. Lui ha sempre negato. (agi)
La famiglia del giornalista ucciso smentisce la notizia di un mega risarcimento