WASHINGTON (Usa) – Quattro sauditi che parteciparono nel 2018 all’uccisione del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi ricevettero addestramento paramilitare negli Usa l’anno prima, in base ad un contratto approvato dal dipartimento di Stato. Lo scrive il New York Times citando documenti e fonti a conoscenza della vicenda.
L’addestramento si svolse mentre l’unità segreta responsabile dell’omicidio di Khashoggi stava cominciando una estesa campagna di rapimenti, detenzioni e torture di cittadini sauditi ordinata dal principe della corona Mohammed bin Salman, il leader di fatto dell’Arabia Saudita, per reprimere il dissenso dentro il suo regno. La preparazione paramilitare fu fornita da una compagnia di sicurezza basata in Arkansas, la Tier 1 Group, controllata dalla societa’ di private equity Cerberus Capital Management.
La compagnia ha riferito che l’addestramento, compresa l’abilità di tiro e il contrattacco, era di natura difensiva e pensata per meglio proteggere i leader sauditi. Una fonte ha aggiunto che erano inclusi il lavoro di sorveglianza e la battaglia ravvicinata. Non c’è alcuna evidenza, precisa il Nyt, che i dirigenti americani che approvarono l’addestramento o i dirigenti di Tier 1 Group sapessero che i sauditi erano coinvolti nella repressione all’interno dell’Arabia Saudita, ma il fatto che il governo abbia dato la sua autorizzazione mostra quanto gli Usa siano diventati intensamente legati ad un paese autocrate mentre i suoi agenti commettevano abusi dei diritti umani. (ansa)
Per i sauditi preparazione paramilitare un anno prima dell’omicidio del giornalista