ROMA – Arrivano le nuove regole per i licenziamenti, con l’indennizzo che per i nuovi contratti sostituirà nella gran parte dei casi il reintegro dell’articolo 18. Reintegro che, però, resterà a fronte di una “condanna” per licenziamento ingiustificato e non potrà essere superato dal datore di lavoro con un super-indennizzo.
Il Consiglio dei ministri della vigilia di Natale ha approvato i primi due decreti attuativi del Jobs act, sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti e sull’estensione dell’Aspi a 24 mesi (in questo caso con un sì “salvo intese”), dando il via libera anche al decreto per Taranto e l’Ilva, ai decreti attuativi sul fisco ed al Milleproroghe. E’ “una rivoluzione copernicana”, commenta il premier Matteo Renzi, assumendosi “la responsabilità delle scelte finali sul Jobs act”.
Gli indennizzi per i licenziamenti ingiustificati andranno da 4 a massimo 24 mensilità; l’aumento sarà di due mensilità per ogni anno di servizio. Nel decreto attuativo non c’è l’optino out, la possibilità cioè per il datore di lavoro di “superare” il reintegro con un super-indennizzo. Opzione su cui insisteva Ncd. Non è stato inserito neanche lo scarso rendimento tra i licenziamenti economici. Invece viene “esteso lo stesso regime” dei licenziamenti individuali ai collettivi. Le nuove norme valgono anche per sindacati e partiti, prima esclusi.
Risanamento e rilancio dell’Ilv a attraverso il passaggio all’amministrazione straordinaria entro gennaio e un intervento pubblico a tempo (da 18 a 36 mesi). Trenta milioni di fondi per un centro di ricerca sui tumori, in particolare sui tumori infantili che si realizzerà nell’ospedale di Taranto. Ottocento milioni per il rilancio del Porto e del territorio “con attenzione ai suoi aspetti culturali”, nonché le bonifiche e le opere collegate alla riqualificazione. Un miliardo e “qualche centinaia di milioni a seconda delle stime” per realizzare il Piano ambientale previsto dall’Aia. Il decreto per Taranto prevede così investimenti per oltre 2 miliardi. Per l’Ilva, ha detto Renzi, ”avremo la possibilità di utilizzare la Marzano come per Alitalia nel 2008 con risultati spero migliori”. Con l’arrivo dell’amministrazione straordinaria all’Ilv a ci saranno con ogni probabilità tre commissari.
Sul fisco, intanto, arriva il decreto sulla certezza del diritto, in attuazione della delega fiscale. Tre i pilastri: abuso del diritto delimitato, restyling delle sanzioni e compliance tra imprese e fisco. Si tratta di norme antielusione codificate per la prima volta: la soglia di elusione per rientrare nella fattispecie di reato si alza, ma le sanzioni vengono inasprite. Allo stesso tempo però, ha spiegato Renzi, lo Stato punta a porsi “come consulente e non come nemico dei contribuenti.”
Infine, Tito Boer è stato nominato presidente. Va a sostituire il commissario uscente, Tiziano Treu. Renzi parla di un provvedimento ristretto, con una ventina di proroghe. Tra queste il rinvio di due anni della privatizzazione della Croce Rossa e la proroga per i contratti dei precari delle Province.
TUTTI I PROVVEDIMENTI APPROVATI
ROMA – Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri, mercoledì 24 dicembre 2014 alle ore 12.50, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.
STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
In apertura del Consiglio dei Ministri, il Ministro per le Riforme costituzionali e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha aggiornato il Governo sullo stato di attuazione del Programma.
Rispetto al precedente Consiglio dei Ministri del 12 dicembre vi sono 13 provvedimenti in meno da adottare. In particolare, il risultato attuativo conseguito con riferimento ai provvedimenti di legge approvati dai due precedenti Esecutivi (Letta e Monti) è il seguente: lo stock dei decreti da adottare è oggi pari a 383, con un dato di partenza di 889, “presi in carico” dal Governo il 22 febbraio scorso.
SVILUPPO DI TARANTO E ILVA
Sviluppo dell’area di Taranto (decreto legge)
Il Consiglio dei Ministri su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, con i Ministri dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, dell’Ambiente, Gianluca Galletti, della Difesa, Roberta Pinotti, dei Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini, ha approvato il decreto per lo Sviluppo dell’area di Taranto, che permette misure speciali per Ilva e che intende imprimere una svolta negli interventi di bonifica, riqualificazione e rilancio della città e dell’area di Taranto, con particolare attenzione alle emergenze industriali, storiche e culturali.
1) MISURE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA DI TARANTO
Altre norme relative a Taranto riguardano la riqualificazione e la valorizzazione delle emergenze urbane, storiche e culturali, prevedendo un tavolo delle istituzioni coinvolte istituito presso la Presidenza del Consiglio, individuando precise responsabilità e tempistiche, e misure di semplificazione e accelerazione.
· Una unica governance interistituzionale
In considerazione della peculiare situazione dell’area di Taranto, l’attuazione degli interventi che la riguardano è assicurata e disciplinata da uno specifico Contratto Istituzionale di Sviluppo Taranto e da una unica governance interistituzionale.
Il CIS Taranto è sottoscritto da un apposito Tavolo istituzionale permanente per l’Area di Taranto, che verrà istituito entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Tavolo ha il compito di coordinare e concertare le azioni in essere e di definire strategie comuni utili allo sviluppo compatibile e sostenibile del territorio.
Il Tavolo è presieduto da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è composto da un rappresentante per ciascuno dei Ministeri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente della tutela del territorio del mare, delle Infrastrutture e dei trasporti, della Difesa, dei Beni culturali e del turismo, nonché da un rappresentante della Regione Puglia, della Provincia di Taranto, del Comune di Taranto e dei Comuni ricadenti nell’area, dell’Autorità Portuale di Taranto, del Commissario Straordinario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, del Commissario Straordinario del Porto di Taranto e dell’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Invitalia.
Il Tavolo assorbe le funzioni di tutti i tavoli tecnici comunque denominati su Taranto istituiti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e di quelli costituiti presso le amministrazioni centrali, regionali e locali.
· Bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’intera area di Taranto
Il Commissario straordinario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, già all’opera, metterà a sistema misure per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’intera area di Taranto, dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale, attraverso un programma volto a garantire un adeguato livello di sicurezza per le persone e per l’ambiente, nonché a mitigare le relative criticità che ostacolano la competitività delle imprese del territorio Tarantino.
· Porto di Taranto, estensione del ruolo del commissario e semplificazione
I poteri del Commissario straordinario del porto di Taranto, già all’opera, sono estesi a tutte le opere ed agli interventi infrastrutturali necessari per l’ampliamento e l’adeguamento del porto, affinché l’infrastruttura risponda agli standard competitivi dell’area mediterranea, con riflessi positivi per la celerità dei trasporti marittimi e per lo sviluppo competitivo dell’intero Paese.
Al fine di garantire una fondamentale accelerazione e semplificazione per la realizzazione di tali opere ed interventi, l’acquisizione degli atti di assenso degli enti locali, regionali, dei ministeri e altri enti competenti, devono essere resi entro 30 giorni dalla richiesta del Commissario straordinario del porto di Taranto. Decorso inutilmente il termine, gli atti si intendono resi in senso favorevole.
· Procedure accelerate per il progetto Taranto del ‘Piano nazionale per le Città
Semplificazione e accelerazione dei tempi per il ‘Piano nazionale per le Città nel Comune di Taranto. Anche in questo caso, per l’approvazione e l’attuazione degli interventi previsti, il Comune di Taranto, in applicazione dei generali principi di efficacia dell’attività amministrativa e di semplificazione procedimentale, potrà intendere resi in senso favorevole, atti che non siano resi entro 30 giorni dalla richiesta, da parte degli enti locali, regionali, dei ministeri e degli altri enti competenti.
· Valorizzazione culturale e turistica con la riqualificazione dell’Arsenale
È previsto un progetto di valorizzazione culturale e turistica dell’Arsenale militare marittimo di Taranto, da concordare al Tavolo interistituzionale, su proposta dei Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo e della Difesa.
L’Arsenale di Taranto, che occupa un’area di oltre 90 ettari insistente sul demanio dello Stato in uso all’Amministrazione della difesa è, storicamente, un realtà di rilevante importanza sociale, culturale ed economica. Il complesso arsenalizio di Taranto non è dunque solo realtà produttiva, ma un importantissimo patrimonio storico e di archeologia industriale per l’intero Paese, da tutelare e valorizzare, rendendolo fruibile ai cittadini. L’intero progetto è di significativa importanza culturale per il Paese e di notevole interesse turistico, ponendosi anche quale centro di diffusione della cultura del mare.
Vengono confermate la prioritaria destinazione ad arsenale del complesso e le prioritarie esigenze operative e logistiche della Marina Militare e viene avanti il Piano di rilancio industriale e produttivo, di risanamento delle officine e delle banchine.
· Disposizioni per Arpa Puglia
Per contrastare fenomeni di degrado ambientale e assicurare adeguati livelli di tutela della salute pubblica, la Regione Puglia, valutata prioritariamente l’assegnazione temporanea di proprio personale, attuate e concluse le procedure volte a ricollocare il personale delle province, può autorizzare l’Arpa Puglia, dopo l’approvazione di uno specifico piano a procedere per l’anno 2015, con esclusivo riferimento all’Area di Taranto, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato.
2) ILVA
Il provvedimento estende le procedure previste dall’amministrazione straordinaria per le imprese operanti nei servizi pubblici essenziali anche alle società che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale. Scopo della misura è di garantire la prosecuzione dell’attività produttiva assicurando che le risorse aziendali siano prioritariamente destinate a tale scopo. Per quanto riguarda in particolare l’Ilva, l’amministrazione straordinaria fa cessare il commissariamento straordinario deliberato nel 2013.
Il decreto attribuisce al commissario straordinario i poteri necessari per attuare le prescrizioni di carattere ambientale previste dall’Autorizzazione integrata ambientale (Aia). Allo stesso commissario saranno destinate le somme sequestrate all’Ilva, che confluiranno in una contabilità speciale. La gestione dell’impresa sarà considerata attività di pubblica utilità e gli interventi previsti dal piano ambientale vengono dichiarati urgenti e indifferibili.
JOBS ACT – DECRETI ATTUATIVI
Decreti attuativi della legge recante deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente, Matteo Renzi, e del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, ha approvato un decreto attuativo delle legge delega al Governo in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014.
MILLEPROROGHE
Proroga termini previsti da disposizioni legislative (decreto legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, ha approvato il decreto legge di proroga di termini previsti da disposizioni legislative, che garantiscono la funzionalità in diversi ambiti prorogando la scadenza oltre il 31 dicembre 2014.
Ecco i temi di alcune delle principali proroghe:
-Proroghe di termini in materia di Pubbliche amministrazioni: assunzioni nella pubblica amministrazione; contratti dei lavoratori ‘precari’ delle Amministrazioni provicniali; contratti dirigenziali a tempo determinato stipulati dall’Aifa; utilizzazione graduatorie in corso di validità anche di idonei del Ministero dei Beni Culturali; comandi di personale appartenente al corpo nazionale dei vigili del fuoco; pagamento e riscossione ex agenzia settore ippico Assi; Tar/processo amministrativo digitale.
– Proroghe di termini in materia di Giustizia: perfezionamento formativo presso gli uffici giudiziari.
– Proroghe di termini in materia di Sviluppo economico: standard Dvb-T2 in sintonizzatori digitali; divieto di acquisizione partecipazioni in imprese editrici di giornali.
– Proroghe di termini in materia di Interni: poteri sostitutivi in materia di approvazione del bilancio di previsione degli enti locali; adeguamento antincendi delle attività turistico-alberghiere; contabilità speciali delle risorse finanziarie necessarie al completamento degli interventi per Uffici periferici Province di Monza, Fermo e Barletta; impiego guardie giurate in funzione antipirateria; approvazione bilancio 2014 per le province; operazione strade sicure.
– Proroghe di termini in materia di Beni culturali: progetti da Comuni per il coordinamento dell’accoglienza turistica.
– Istruzione: organi collegiali della scuola; chiamata professori di seconda fascia; alta formazione artistica, musicale e coreutica; edilizia scolastica; corso-concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici; disposizioni urgenti per servizi di pulizia.
– Proroghe di termini in materia di Salute: requisiti minimi servizi trasfusionali ed emocomponenti; riforma della Croce rossa italiana; sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco; modalità di remunerazione delle strutture che erogano assistenza ospedaliera e ambulatoriale.
– Proroghe di termini in materia di Infrastrutture e trasporti: servizi pubblici non di linea; opere pubbliche contenute nel decreto legge Sblocca Italia; anticipazione del prezzo nei contratti di appalto; accessi su strade in gestione Anas; revisione della macchine agricole in circolazione; autoscuole; contratti Enac; attestazione Soa; concessioni autostradali.
– Proroghe di termini in materia di Ambiente: divieto conferimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore a 13.000 Kj/Kg; pubblicazione bandi di gara e affidamento dei lavori relativi a interventi di mitigazione del rischio idrogeologico; sanzioni e ulteriori semplificazioni del Sistri; esercizio del potere sostitutivo del governo in materia di depurazione delle acque reflue.
– Proroghe di termini in materia di Economia e finanze: commissario liquidatore dell’agenzia per lo svolgimento dei giochi olimpici di Torino 2006; determinazione della tassazione ai combustibili negli impianti cogenerativi; finanziamenti erogati dalla Banca d’Italia e garantiti mediante cessione o pegno di credito, deroga ai requisiti di opponibilità della garanzia nei confronti del debitore e dei terzi; determinazione dei criteri generali cui devono conformarsi gli organismi di investimento collettivo del risparmio italiani, Oicr; limite alla rideterminazione dei compensi ai componenti degli organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di amministrazione e organi collegiali degli enti pubblici; limiti all’acquisto di beni mobili e arredi nella pubblica amministrazione; blocco dell’adeguamento automatico dei canoni di locazione passiva per gli immobili condotti dalle amministrazioni pubbliche; proroga per Lampedusa.
– Proroghe di termini in materia di Emergenze: misure integrative del Fondo per le emergenze nazionali; commissario per il ripristino della viabilità in Sardegna post alluvione 2013.
LEGGE EUROPEA 2014
Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea – Legge europea 2014 (disegno di legge – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Renzi, ha approvato in via preliminare il disegno di legge europea per il 2014, illustrata dal Sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, appositamente invitato in quanto delegato alla materia. Con queste Disposizioni il Governo compie un ulteriore passo vanti per adeguare la normativa italiana agli obblighi imposti dall’Unione prima della chiusura del semestre di Presidenza europea. Il provvedimento chiude dieci procedure d’infrazione e sette casi EU pilot, prevede il recepimento di una direttiva che scade nel 2016 e l’attuazione di due decisioni del Parlamento europeo e del Consiglio.
PRESTAZIONI DI SERVIZI
Attuazione di direttiva della Comunità europea per quanto riguarda il luogo delle prestazioni di servizi (decreto legislativo- esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, ha approvato uno schema di decreto legislativo, sul quale verranno acquisiti i pareri delle Commissioni parlamentari competenti, per il recepimento della direttiva europea 2008/8 in materia di luoghi di prestazione di servizi. Si tratta di disposizioni che modificano i criteri di territorialità delle prestazioni di servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione ed elettronici rese nei confronti di committenti non soggetti passivi d’imposta, per le quali viene stabilito che l’IVA è dovuta nel luogo ove il committente è stabilito ovvero ha il domicilio o la residenza.
REGOLAMENTI
· Regolamento per il funzionamento del Comitato interministeriale per gli affari europei (Ciae) (decreto presidenziale – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Regolamento per il funzionamento del Comitato interministeriale per gli affari europei (Ciae), istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2012, n.234
· Regolamento per il funzionamento del Comitato tecnico di valutazione degli atti dell’Unione europea (decreto presidenziale – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Regolamento per il funzionamento del Comitato tecnico di valutazione degli atti dell’Unione europea istituito presso il Dipartimento per le politiche europee dall’articolo 19 della legge 24 dicembre 2012, n.234.
Su entrambi i Regolamenti verrà acquisito il parere della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato.
CERTEZZA DEL DIRITTO TRA FISCO E CONTRIBUENTE
Certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’Economia e Finanze, Pietro Carlo Padoan, ha approvato in via preliminare il decreto legislativo sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente.
UNIVERSITÀ DI TRENTO
Il Consiglio dei Ministri ha autorizzato il completamento dell’erogazione del contributo dovuto per il 2010 all’Università di Trento per il suo funzionamento, a norma dell’articolo 44 della legge 14 agosto 1982, n. 590.
Si tratta dell’ultimo finanziamento, in quanto con l’entrata in vigore delle norme di attuazione del decreto legislativo 142/2011, a partire dal 2011 le funzioni legislative amministrative statali in materia di Università degli studi di Trento, compreso il relativo finanziamento, sono state trasferite alla Provincia autonoma . La definizione del provvedimento era stata rinviata a causa della politica di stretta osservanza dei criteri di revisione della spesa degli ultimi anni.
Ha partecipato all’esame della questione il Presidente della provincia autonoma di Trento e Presidente della Regione Trentino Alto Adige, Ugo Rossi, debitamente invitato a norma di Statuto
PROTEZIONE CIVILE – STATI DI EMERGENZA
Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio della Regione Liguria nei giorni dal 3 al 18 novembre 2014.
È stato inoltre prorogato lo stato di emergenza già dichiarato in conseguenza degli eccezionali eventi alluvionali e dei dissesti idrogeologici che hanno colpito l’Umbria da novembre 2013 a febbraio 2014 ed è stata estesa al territorio dei Comuni di Maissana, Pignone e Sesta Godano nella Val di Vara in Provincia di La Spezia, la dichiarazione dello stato di emergenza già deliberata in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche che nei giorni dal 9 al 13 ottobre 2014 hanno colpito il territorio della Provincia di Genova e dei Comuni di Borghetto di Vara, Riccò del Golfo di Spezia e Varese Ligure nella Val di Vara in Provincia di La Spezia
REFERENDUM ABROGATIVI
In vista della pronuncia da parte della Corte costituzionale sull’ammissibilità dei referendum abrogativi in materia di riorganizzazione sul territorio degli uffici giudiziari (proposto dalle Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia) e di trattamenti pensionistici (Comitato promotore – Sen. Roberto Calderoli), il Consiglio ha dato il proprio assenso a presentare alla Corte le memorie che la legge n. 352 del 1970 dà al Governo la facoltà di presentare.
NOMINE
Sono state approvate le seguenti nomine:
· su proposta del Ministro della Difesa Roberta Pinotti il generale di corpo d’armata Tullio DEL SETTE è stato nominato a Comandante dell’Arma dei Carabinieri;
· sempre su proposta del Ministro della Difesa Roberta Pinotti, il generale del corpo d’armata Claudio GRAZIANO è stato nominato Capo di Stato maggiore della Difesa;
· su proposta del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, Tito BOERI, è stato nominato Presidente dell’Inps;
· su proposta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, è stata approvata la nomina a dirigente generale di pubblica sicurezza del dirigente superiore della Polizia di Stato Raffaele PAGANO;
· su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, la promozione a generale di corpo d’armata del generale di divisione in s.p.e. del ruolo normale della Guardia di finanza Riccardo PICCINNI.
· su proposta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, è stata approvata e di Gerarda PANTALONE a Prefetto di Napoli.
LEGGI REGIONALI
Su proposta del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Carmela Lanzetta, il Consiglio dei Ministri ha esaminato trenta leggi delle Regioni e delle Province Autonome:
Per le seguenti leggi regionali delle Regioni e delle Province Autonome si è deliberata l’impugnativa:
1) Legge Provincia Autonoma di Bolzano n. 10 del 23/10/2014, recante “Modifiche di leggi provinciali in materia di tutela del paesaggio, foreste, acque pubbliche, energia, aria, protezione civile e agricoltura”, in quanto alcune disposizioni introducono vincoli e contingentamenti all’apertura di nuovi esercizi commerciali, ponendosi in contrasto con i principi di libertà di iniziativa economica e di tutela della concorrenza di cui agli articoli 41 e 117, comma 2, lettera e) della Costituzione. Altre disposizioni, riguardanti il taglio del legname, violano la competenza esclusiva statale in materia di tutela del paesaggio di cui all’art. 117, comma 2, lettera s), della Costituzione.
2) Legge Regione Toscana n. 65 del 11/01/2014, recante “Norme per il governo del territorio”, in quanto alcune disposizioni, riguardanti l’approvazione di previsioni urbanistiche per le medie e grandi strutture di vendita, costituiscono ostacolo alla libera concorrenza, in violazione della competenza esclusiva statale in materia di tutela della concorrenza di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione. Altre disposizioni, in materia di edilizia, si pongono in contrasto con la normativa statale di principio in materia di governo del territorio, in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione.
3) Legge Regione Umbria n. 19 del 07/11/2014 “Disposizioni in materia di valorizzazione e promozione delle discipline bionaturali”, in quanto la legge in esame, dettando norme in materia di discipline bionaturali per il benessere, eccede i limiti della competenza concorrente previsti dall’art. 117, terzo comma, della Costituzione nelle materie riguardanti le “professioni” e la “tutela della salute”.
Per le seguenti leggi regionali si è deliberata la non impugnativa:
1) Legge Regione Liguria n. 28 del 31/10/2014 “Rendiconto generale dell’amministrazione della Regione Liguria per l’esercizio finanziario 2013”.
2) Legge Regione Liguria n. 29 del 31/10/2014 “Assestamento del bilancio di previsione della Regione Liguria per l’anno finanziario 2014 ai sensi dell’articolo 35 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 15 (Ordinamento contabile della Regione Liguria) e successive modificazioni e integrazioni”.
3) Legge Regione Trentino Alto Adige n. 9 del 29/10/2014 “Rendiconto generale della Regione autonoma Trentino–Alto Adige per l’esercizio finanziario 2013”.
4) Legge Regione Trentino Alto Adige n. 10 del 29/10/2014 “Disposizioni in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte della Regione e degli enti a ordinamento regionale, nonché modifiche alle leggi regionali 24 giugno 1957, n. 11 (Referendum per l’abrogazione di leggi regionali) e 16 luglio 1972, n. 15 (Norme sull’iniziativa popolare nella formazione delle leggi regionali e provinciali) e successive modificazioni, in merito ai soggetti legittimati all’autenticazione delle firme dei sottoscrittori ”.
5) Legge Regione Friuli Venezia Giulia n. 18 del 04/11/2014 “Potenziamento degli interventi a favore dell’accesso al credito delle imprese e a sostegno della promozione e dello sviluppo economico”.
6) Legge Regione Toscana n. 61 del 28/10/2014 “Norme per la programmazione e l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di gestione dei rifiuti. Modifiche alla l.r. 25/1998 e alla l.r. 10/2010”.
7) Legge Regione Toscana n. 62 del 03/11/2014 “Modifiche alla legge regionale 29 dicembre 2003, n. 67 (Ordinamento del sistema regionale della protezione civile e disciplina della relativa attività)”.
8) Legge Regione Marche n. 27 del 27/10/2014 “Rendiconto Generale della Regione per l’anno 2013”.
9) Legge Regione Basilicata n. 32 del 05/11/2014 “Risanamento e rilancio dei consorzi per lo sviluppo industriale”.
10) Legge Regione Lombardia n. 28 del 06/11/2014 “Mutamento delle circoscrizioni comunali dei comuni di Voghera e di Corana, in provincia di Pavia”.
11) Legge Regione Lazio n. 10 del 10/11/2014 “Modifiche alle leggi regionali relative al governo del territorio, alle aree naturali protette regionali ed alle funzioni amministrative in materia di paesaggio”.
12) Legge Regione Friuli Venezia Giulia n. 19 del 05/11/2014 “Rendiconto generale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2013”.
13) Legge Regione Friuli Venezia Giulia n. 20 del 05/11/2014 “Istituzione del Comune di Valvasone Arzene mediante fusione dei Comuni di Arzene e Valvasone, ai sensi dell’articolo 7, primo comma, numero 3), dello Statuto speciale della Regione autonoma Friuli Venezia”.
14) Legge Regione Toscana n. 63 del 07/11/2014 “Disciplina transitoria per la sostituzione dei componenti decaduti del Consiglio regionale delle Autonomie locali”.
15) Legge Regione Toscana n. 64 del 07/11/2014 “Modifi che alla legge regionale 2 novembre 2006, n. 52 (Determinazione dell’importo della tassa automobilistica regionale)”.
16) Legge Regione Umbria pubblicata nel Bur n. 58 del 12/12/2014 “Testo di legge di modifica statutaria deliberato a norma dell’articolo 123, secondo comma della Costituzione”.
17) Legge Regione Piemonte n. 16 del 05/11/2014 “Rideterminazione del trattamento economico dei membri del Consiglio regionale e della Giunta regionale”.
18) Legge Regione Piemonte n. 17 del 11/11/2014 “Ulteriori modifiche alla legge regionale 28 dicembre 2007, n. 28 (Norme sull’istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa)”.
19) Legge Regione Liguria n. 30 del 12/11/2014 “Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2001, n. 24 (Recupero ai fini abitativi dei sottotetti esistenti) e alla legge regionale 6 giugno 2008, n. 16 (Disciplina dell’attività edilizia)”.
20) Legge Regione Liguria n. 31 del 12/11/2014 “Norme per il recupero e la valorizzazione dei siti estrattivi a fini museali, turistici e ricreativi”.
21) Legge Regione Liguria n. 32 del 12/11/2014 “Testo unico in materia di strutture turistico ricettive e norme in materia di imprese turistiche”.
22) Legge Regione Liguria n. 33 del 12/11/2014 “Disciplina delle Aziende pubbliche di servizi alla persona e fondazioni derivanti dalla trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza”.
23) Legge Regione Liguria n. 34 del 12/11/2014 “Adeguamento delle disposizioni in materia di ordinamento contabile della Regione Liguria”.
24) Legge Regione Sicilia n. 25 del 07/11/2014 “Meccanizzazione agricola e forestazione. Interventi in favore del Ciapi di Priolo”.
25) Legge Regione Molise n. 16 del 05/11/2014 “Istituzione della Banca della Terra del Molise”.
26) Legge Regione Basilicata n. 33 del 12/11/2014 “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 25 febbraio 2005, n. 18(Riformulazione della L.R. 4 luglio 2002, n. 23: Istituzione Premi Lucani Insigni)”.
27) Legge Regione Basilicata n. 34 del 12/11/2014 “Modifiche ed integrazioni alla l.r. 18 agosto 2014, n. 26, art. 17recante “Riordino delle norme in materia di cecità. modifiche ed integrazioni all’art. 16 della legge regionale 16 aprile 2013, n. 7”.