TEL AVIV (Israele) – Dopo decine di anni di attività, il telegiornale “Mabat” della televisione statale israeliana ha cessato le trasmissioni la scorsa notte su ordine del governo, che si accinge a lanciare la settimana prossima un nuovo ente pubblico di radio-trasmissioni, “Kan”.
Di fronte alle telecamere alcuni giornalisti di Mabat, che solo un’ora prima avevano appreso che quella sarebbe stata per loro l’ultima trasmissione, sono comparsi con lacrime agli occhi.
«Non solo ci hanno ucciso – ha denunciato Yaakov Achimeir, per decenni una delle più autorevoli figure televisive – ma adesso ci seppelliscono come fossimo asini. Questo è un momento di vergogna per il governo».
Altri hanno lamentato che adesso centinaia di dipendenti perderanno il proprio posto di lavoro e hanno messo in dubbio che il nuovo ente pubblico – ancora in fase di organizzazione – saprà fare meglio di loro. In parallelo da oggi cessano anche i programmi di Radio Gerusalemme. (ansamed)
I giornalisti di Mabat in lacrime: “Ci seppelliscono come fossimo asini. Una vergogna”