GERUSALEMME – Le forze armate israeliane hanno arrestato quattro palestinesi, in Cisgiordania, che lavorano per una stazione televisiva considerata vicina ad Hamas, “al Quds”. Lo riferisce l’emittente satellitare “Al Arabiya”, spiegando che il ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman, ha etichettato il canale come un’organizzazione terroristica.
Le fonti di “Al Arabiya hanno detto che gli arresti sono scattati durante la notte. Il sindacato dei giornalisti palestinesi ha dichiarato che sono stati sequestrati due veicoli oltre alle apparecchiature, inclusa una telecamera.
Secondo il sindacato, tra gli arrestati c’è il direttore del canale in Cisgiordania, Alaa Rimawi, e altri tre giornalisti. Rimawi e altri due sono di Ramallah, mentre il quarto è di un villaggio vicino. (agenzia Nova)
IL MINISTRO PALESTINESE: «ISRAELE VUOLE METTERE A TACERE I GIORNALISTI»
Il ministero dell’Informazione palestinese ha condannato l’arresto di quattro giornalisti, lunedì all’alba, a Ramallah, annunciando che il numero dei reporter nelle carceri israeliane è arrivato ora a 32, tra cui 5 donne.
In una dichiarazione rilasciata lunedì, il Ministero ha dichiarato che «l’arresto dei giornalisti Alaa al-Rimawi, Mohammed Ulwan, Quteibah Hamdan e Husni Najas costituisce un esempio della politica israeliana del “mettere a tacere” i giornalisti e coprire i crimini israeliani commessi contro i palestinesi».
Il Ministero ha chiesto alla Federazione internazionale dei giornalisti e ai Reporter Senza Frontiere, nonché a tutte le autorità competenti, di intraprendere azioni urgenti per far rilasciare i reporter imprigionati.
Il Ministero ha anche rivolto un appello al presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e al delegato svedese Olof Skog per attuare la risoluzione 2222, che prevede la protezione dei giornalisti. (infopal)