ISTANBUL (Turchia) – Il dittatore Erdogan non si ferma; anzi, calpestando anche i più elementari diritti, continua a sbattere in galera i giornalisti a lui non graditi. Oggi pomeriggio, infatti, la polizia turca ha fatto irruzione nella redazione del quotidiano Özgür Gündem, arrestando i giornalisti e svuotandola completamente per impedire l’uscita dell’edizione di domani del giornale. In carcere undici giornalisti del quotidiano, due rappresentanti del Sindacato turco dei giornalisti e un inviato dell’agenzia di stampa curda Dicle.
L’irruzione segue il provvedimento emesso dal Tribunale di Istanbul che, stamane, ha ordinato la chiusura del quotidiano accusato dal pubblico ministero di aver fatto propaganda a favore dei ribelli separatisti curdi del Pkk.
L’avvocato di Özgür Gündem, Sinan Zincir, ha dichiarato all’emittente televisiva Imc tv che, in occasione dell’irruzione, la polizia non ha mostrato alcun mandato di perquisizione. L’emittente televisiva non ha potuto, però, effettuare alcuna ripresa, in quanto la polizia di Erdogan non solo ha impedito di farlo, ma ha sottoposto a fermo sia il giornalista che il cameraman inviati sul posto a documentare l’ennesimo delitto contro la libertà di stampa in Turchia.
Oggi, rispondendo all’appello lanciato dalla redazione di Özgür Gündem, numerosi cittadini hanno manifestato davanti alla sede del giornale per protestare contro l’irruzione della polizia Ozgur Gundem che ha portato chiusura del quotidiano e all’arresto dei giornalisti. (giornalistitalia.it)