BAGHDAD (Iraq) – L’Iraq si conferma come uno dei paesi più letali al mondo per i giornalisti. Secondo dati pubblicati dal Sindacato dei giornalisti iracheni, presieduto da Muayad al Lami, nel corso del 2016 ne sono stati uccisi 20, mentre altri 23 sono rimasti feriti. Il Sindacato ha aggiunto che, da quando le forze statunitensi sono intervenute in Iraq nel 2003, sono stati uccisi nel paese 455 giornalisti.
L’emittente curda Rudaw riporta che, alla luce di un peggioramento delle condizioni in cui lavorano i giornalisti locali e stranieri a Baghdad, molti di loro hanno deciso di trasferirsi a Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno. Altri hanno invece trasferito i loro uffici in alberghi della capitale che si trovano sotto stretta protezione delle forze di sicurezza. (adnkronos)
Il Sindacato giornalisti denuncia 20 morti e 23 feriti nel 2016. Dal 2003 sono 455