TEHERAN (Iran) – La giornalista iraniana Marzieh Rasouli è stata condannata a due anni di carcere e 50 frustate per alcuni articoli giudicati come atti di propaganda anti-regime. Lo ha annunciato su Twitter la stessa giornalista, nota per le sue rubriche di arte e cultura su molte pubblicazioni riformiste, tra le quali i quotidiani Shargh ed Etemaad.
Arrestata una prima volta nel 2012 per aver partecipato ad alcune proteste, la giornalista era stata rilasciata dietro pagamento di una cauzione, dopo che per la sua vicenda erano state lanciate campagne internazionali.
In un tweet di oggi, la Rasouli spiega di essere stata condannata per “propaganda contro l’establishment e reati contro l’ordine pubblico, per aver partecipato a raduni”.
“Devo andare in prigione domani”, ha scritto la giornalista, spiegando che si tratta di una sentenza confermata dal giudice d’appello. (Adnkronos/Aki)
L’iraniana Marzieh Rasouli è accusata di “propaganda contro l’estabilishment”