TEHERAN (Iran) – Il capo della giustizia di Teheran, Gholamhossein Esmaili, ha confermato l’arresto del corrispondente del Washington Post in Iran, Jason Rezaian, e di sua moglie, Yeganeh Salehi. Insieme a loro sarebbero stati fermati anche due giornalisti freelance.
“Siamo in una fase investigativa, saremo in grado di dare maggiori informazioni dopo l’indagine tecnica e gli interrogatori”, ha fatto sapere Esmaili, senza specificare le ragioni del fermo.
Ma secondo l’agenzia di stampa Irna, il responsabile della giustizia ha sottolineato che “le forze di sicurezza hanno l’intero Paese sotto sorveglianza” e “non permetteranno che diventi una terra dove i nostri nemici e i loro agenti portino avanti le loro attività”.
I due Paesi hanno rotto le relazioni diplomatiche in seguito alla rivoluzione islamica del 1979, ma negli ultimi mesi si sono intensificati i colloqui nell’ambito dei negoziati sul programma nucleare iraniano.
Il 38enne Rezaian è corrispondente dall’Iran per il prestigioso quotidiano americano dal 2012 e gode della doppia cittadinanza. Sua moglie, iraniana ma che ha fatto richiesta per un visto permanente americano, lavora per un quotidiano degli Emirati Arabi Uniti.
I responsabili del Wp si sono detti “profondamente inquieti da queste notizie e preoccupati per il benessere di Jason, Yeganeh e di altri due che sono stati fermati con loro”.
“Allarme“ è stato espresso anche dal Comitato per la protezione dei giornalisti di New York. Nessun commento dal dipartimento di Stato Usa.
“La nostra priorità – ha ricordato la vice portavoce Marie Harf – è la sicurezza dei cittadini americani all’estero”. (Agi) .
Jason Rezaian in manette insieme a sua moglie, giornalista per gli Emirati Arabi